Diverse Big Tech hanno espresso un parere negativo sull’eventuale regolamentazione dell’intelligenza artificiale generativa che dovrebbe vietare l’uso di materiali coperti dal diritto d’autore per l’addestramento dei modelli. La FTC (Federal Trade Commission) chiede invece una legge specifica per proteggere i consumatori e garantire la concorrenza.
Evitare pratiche ingannevoli
Lo US Copyright Office ha avviato una consultazione pubblica sull’eventuale introduzione di una regolamentazione. Le parti interessate possono inviare un commento entro il 15 novembre. La FTC, agenzia che si occupa di violazioni antitrust, ha identificato diversi problemi associati all’uso dell’IA generativa che possono danneggiare consumatori, lavoratori e piccole aziende.
La FTC sottolinea che non è interessata alla violazione del copyright (compito che spetta ad altre agenzie governative), ma alle conseguenze derivanti dall’uso della tecnologia. Ad esempio, i consumatori possono essere ingannati pensando che un’opera sia stata creata da un artista, ma in realtà è stata creata dall’intelligenza artificiale.
L’autorità antitrust chiede quindi una maggiore trasparenza alle aziende che sviluppano sistemi IA. I consumatori devono essere informati sull’origine di un’immagine o un video. L’uso di materiale protetto dal diritto d’autore per l’addestramento (o raccolto da fonti pirata) potrebbe essere considerata una pratica sleale e vietata dalla legge (FTC Act).
Le pratiche che violano il copyright potrebbero essere anche pratiche ingannevoli e rappresentare un pericolo per la concorrenza. Dato che i tool di IA generativa sono nelle mani di poche aziende, queste ultime potrebbero abusare della posizione dominante per ottenere licenze esclusive, manipolare gli output e incrementare i prezzi.
La FTC spera che venga approvata una legge specifica. Nel frattempo sfrutterà quelle esistenti e farà di tutto per proteggere i cittadini statunitensi e le piccole aziende.