L'IA generativa sarà "la più grande bolla di tutti i tempi"?

L'IA generativa sarà "la più grande bolla di tutti i tempi"?

L’IA è una bolla? Secondo il CEO di Stability AI la corsa alle intelligenze artificiali è molto pericolosa, meglio stare attenti.
L'IA generativa sarà
L’IA è una bolla? Secondo il CEO di Stability AI la corsa alle intelligenze artificiali è molto pericolosa, meglio stare attenti.

Affermare che le IA generative sono il fenomeno del 2023 è riduttivo: tra fine 2022 e quest’anno l’intelligenza artificiale ha visto un autentico boom, con la nascita di nuovi strumenti, la diffusione di quelli già esistenti e miliardi di dollari spesi in investimenti, per non parlare della necessità di regolamentare il settore e porre dei paletti alle aziende. A livello internazionale gli analisti e ricercatori si stanno impegnando per comprendere l’impatto attuale e futuro di tali strumenti: ad esempio, l’OCSE/OECD ha pubblicato uno studio dove si cerca di capire se le IA fanno bene al lavoro.

Esistono però anche persone più critiche, tra cui anche figure di spicco del settore. Il CEO di Stability AI, Emad Mostaque, ha affermato recentemente che la IA sarà la più grande bolla di tutti i tempi.

L’IA è una bolla?

Durante una chiamata con gli analisti di UBS egli ha spiegato che l’intelligenza artificiale generativa è ancora nelle sue fasi iniziali e non è pronta per un utilizzo su larga scala nei settori di finanza e banking. La bolla “dot AI” non è ancora iniziata a tutti gli effetti, ma già le basi incutono timore. Grazie a ChatGPT e OpenAI il tema è finito sotto la luce dei riflettori internazionali, dando il via a una gara per servizi come Google Bard e Bing Chat, per non parlare di generatori di immagini come DALL-E, Stable Diffusion e Midjourney.

Intelligenza artificiale

Per Mostaque queste “prime fasi” sono pericolose e prima di una distribuzione globale all’interno di grandi industrie, che già colgono il valore delle IA, è necessario investire “circa un trilione di dollari perché è più importante del 5G come infrastruttura”.

Mostaque ha dunque aggiunto che il mercato azionario deve “punire” le aziende che commettono un utilizzo inappropriato delle IA nelle loro attività, e già si è visto il primo esempio con i 100 miliardi di dollari persi da Google dopo la triste presentazione di Bard. In definitiva, però, l’IA resta “uno dei più grandi temi di investimento nei prossimi anni”, e ciò potrebbe renderla una bolla speculativa gigantesca.

Fonte: CorCom
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Pubblicato il
18 lug 2023
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