IA: 62% italiani pronto a delegare lavoro ad algoritmi

IA: 62% italiani pronto a delegare lavoro ad algoritmi

Sempre più aziende italiane sarebbero pronte a compiere il passaggio dai lavoratori umani alle IA: l'ultima indagine Microsoft.
IA: 62% italiani pronto a delegare lavoro ad algoritmi
Sempre più aziende italiane sarebbero pronte a compiere il passaggio dai lavoratori umani alle IA: l'ultima indagine Microsoft.

Il tema della sostituzione degli esseri umani con l’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro è quasi tabù: chi prova a parlarne spesso rischia di cadere in luoghi comuni sull’impatto delle IA, o si fa avvolgere da un velo di pessimismo. Ma è ingiustificato o ci sono dei segnali effettivi del pericolo di tali strumenti? Uno studio condotto da Microsoft ha analizzato le nuove tendenze nel rapporto IA-lavoro, portando a conclusioni sorprendenti anche per l’Italia.

Come gli italiani vogliono usare le IA

Il report “Work Trend Index 2023” di Microsoft evidenzia in particolare che il 62% degli italiani sarebbe disposto a delegare alcune attività lavorative all’intelligenza artificiale, riducendo il carico specialmente nelle mansioni amministrative, di analisi e, in alcuni casi, anche creative. Ciononostante, solo il 42% degli italiani teme la propria sostituzione con IA avanzate, al contrario della media globale pari al 49%.

Intelligenza artificiale

Osservando proprio lo scenario internazionale, il 64% degli intervistati crede di non avere abbastanza tempo ed energia per svolgere il proprio lavoro, il che porta a un calo di creatività, pensiero strategico e innovazione, percepito anche da quasi 2 leader su 3 all’interno dei loro team. La mole di dati da analizzare e la necessità di ricerche continue non permetterebbe di raggiungere la concentrazione necessaria al fine di portare a termine le mansioni del giorno. In altre parole, le aziende sembrano chiedere troppo e le IA potrebbero servire proprio al fine di supportare i lavoratori, senza sostituirli.

Nel caso specifico del Belpaese, il 27% dei leader aziendali sarebbe disposto ad utilizzare gli strumenti IA per supportare la propria forza lavoro, ma non sostituirla. Solo il 12% dei rispondenti ritiene che la riduzione dell’organico sarebbe apprezzabile nel caso in cui l’intelligenza artificiale generative dovesse prendere davvero piede sotto forma di suite per la produttività. Per i manager, le IA devono aiutare i dipendenti a svolgere compiti necessari ma ripetitivi, incrementando il loro benessere e riducendo lo stress.

Insomma, la collaborazione tra uomo e IA sembra essere destinata a diventare il prossimo modello di lavoro a livello internazionale, ma sarà davvero così?

Fonte: CorCom
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Pubblicato il
11 mag 2023
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