iAmiga: che fine ha fatto l'emulatore iPhone?

iAmiga: che fine ha fatto l'emulatore iPhone?

Il popolare home computer Commodore ha aggirato le restrizioni Apple ed è già arrivato da tempo sullo store ufficiale. In un modo o nell'altro. Ma per un emulatore vero non c'è spazio
Il popolare home computer Commodore ha aggirato le restrizioni Apple ed è già arrivato da tempo sullo store ufficiale. In un modo o nell'altro. Ma per un emulatore vero non c'è spazio

Un emulatore del glorioso Commodore Amiga che giri ufficialmente su iPhone e iPad. Troppo bello per essere vero. Gli appassionati di retrogame più smaliziati avranno probabilmente notato che le restrizioni Apple hanno parzialmente rovinato la festa. Dopo aver mostrato il potenziale del codice, il team Manomio sta infatti rilasciando sull’App Store soltanto singoli giochi, con il contagocce.

A dirla tutta, al momento c’è un solo classico disponibile sullo store, Defender of the Crown , prezzato 2,39 euro. Lo scorso anno la fantasia degli utenti iOS fu stuzzicata da un’applicazione completa battezzata iAmiga , capace di spaziare da un gioco all’altro, ma quella era semplicemente la “tecnologia” di base che lo sviluppatore sta ora utilizzando per confezionare ROM stand-alone. Il progetto è cambiato in corsa o c’è stato un fraintendimento iniziale?

L’argomento è sicuramente controverso. Per ragioni di sicurezza, Cupertino non ammette emulatori generici e aperti, capaci di lanciare codice arbitrario e caricare file di “dubbia provenienza” che l’utente ha trasferito dall’esterno nella root del dispositivo. Ma lo sviluppatore indipendente avrebbe potuto almeno rilasciare uno pseudo-emulatore come quello del C64 , che simula l’accensione del computer consentendo di “giocare” anche con l’interprete BASIC. Il software in questione ingloba direttamente una manciata di videogame 8-Bit, già compresi nel prezzo, per poi basare la sua longevità sugli acquisti in-app.

Incalzato dai commenti degli appassionati, mentre i lavori erano ancora in corso, il portavoce di Manomio sottolineò che “i giochi Amiga tendono ad essere molto più grandi di quelli del Commodore 64, quindi un emulatore basato sugli acquisti in-app finirebbe con il crescere enormemente”. A quanto pare, il team spera comunque di rilasciare la shell iAmiga più avanti, ma per ora si continuerà a percorrere questa strada fatta di ROM individuali blindate.

Nel frattempo, qualcuno ha scoperto che basta entrare nel device “sbloccato” e
sovrascrivere il file del gioco Defender of the Crown con un altro file immagine Amiga (.ADF) per costringere la tecnologia Manomio ad eseguire un gioco diverso. Non mancano ovviamente gli intoppi: DoC si giocava tutto col mouse, quindi questa prima applicazione non è abilitata per i titoli che utilizzavano il joystick e quando Manomio rilascerà il secondo gioco Amiga in programma (Wings) sicuramente la falla sparirà.

A questo punto i nostalgici iOS devono tornare a sperare in una soluzione tascabile davvero libera, come quella che già esiste da tempo su Android , pensata per il mercato parallelo di Cydia e dunque accessibile via jailbreak . Ma anche l’interessante progetto iUAE messo in piedi dal coder australiano Waim è fermo ai box da diverso tempo.

Roberto Pulito

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Pubblicato il
26 gen 2012
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