IBM ha divulgato i dati relativi all’ultimo trimestre finanziario del 2010: mostrando un bilancio da record.
Il fatturato di BigBlue, infatti, è stato di 29 miliardi di dollari, più 7 percento rispetto al corrispondente periodo del 2009, superiore anche alle aspettative degli analisti finanziari le cui previsioni non superavano i 28,18 miliardi di dollari.
Il profitto è stato di 5,3 miliardi di dollari (9 percento più dell’ultimo trimestre 2009, quando raccoglieva 4,8 miliardi) e le azioni sono salite di 3,60 dollari (il 2,4 percento) fino a chiudere a 154.25 dollari. Il 2010 ha portato in totale all’azienda un fatturato di 99,9 miliardi di dollari (più 3 percento rispetto al 2009) e un profitto pari a 14,8 miliardi di dollari, più 10 percento rispetto ai 13,4 miliardi dell’anno precedente.
Samuel J. Palmisano, CEO di IBM, lo ha definito “un anno straordinario”, che arriva come ciliegina sulla torta di una decade “in cui i nostri investimenti in ricerca e sviluppo per circa 60 miliardi di dollari e le acquisizioni di 116 aziende ci hanno aiutato quasi a triplicare i nostri numeri e restituire agli azionisti più di 100 miliardi di dollari”.
È stato il trimestre che ha visto l’ esordio del nuovo mainframe System Z destinato alle grandi aziende. Big Blue ha incassato dal settore software circa 7 miliardi di dollari (più 7 percento rispetto all’ultimo trimestre 2009), un totale di 6,3 miliardi di dollari di fatturato da quello hardware (che traina la crescita con un più 21 percento), e ha visto crescere del 2 percento anche i servizi.
Per le acquisizioni ha speso circa 6 miliardi dollari nel 2010 per 17 aziende , tra cui Initiate Systems, Cast Iron Systems, Sterling Commerce, OpenPages e BigFix, con una particolare attenzione ai software d’analisi e al cloud computing . Palmisano intende spendere altri 20 miliardi di dollari per le acquisizioni fino al 2015.
Claudio Tamburrino