Armonk (USA) – IBM ha rilasciato la nuova versione 3.2 del General Parallel File System ( GPFS ), un file system avanzato dedicato ai sistemi clustered e all’high performance computing che, nell’ultima release, introduce migliorie al file management basato su policy e agli algoritmi di ricerca.
IBM afferma che GPFS è ora in grado di supportare velocità di accesso ad un singolo file di oltre 130 GB/s, ed include un più potente policy manager con cui creare regole per l’archiviazione, la condivisione e lo spostamento dei dati su sistemi distribuiti. L’utente può ad esempio stabilire che un certo tipo di file venga archiviato automaticamente sui nodi più veloci, mentre altri, come quelli ad accesso meno frequente, vengano spostati sui dischi di rete più lenti.
Big Blue ha inoltre migliorato il processo di identificazione dei file, aggiunto il supporto ai pool di storage su nastro e introdotto funzionalità per la gestione dei cluster.
GPFS è un file system capace di girare su AIX 5.3 e certe versioni di Red Hat Linux e SUSE Linux che può gestire fino a mille dischi e svariati terabyte di dati; permette l’accesso ad alta velocità ad applicazioni che operano su più nodi di un cluster Linux o AIX. Tra gli ambiti d’uso vi sono l’engineering, il digital media, il data mining, l’analisi finanziaria, l’elaborazione di dati sismici e la ricerca scientifica.
Nell’ultimo periodo IBM ha incoraggiato il supporto di GPFS su qualunque piattaforma hardware, anche quelle di altri produttori. In particolare, IBM offre l’accesso al codice sorgente di GPFS ai clienti dotati dei requisiti, che possono adattare GPFS ad altre piattaforme e condividere il proprio lavoro con quello di altri licenziatari.
GPFS viene utilizzato fin dal 2004 per collegare tra loro le due più grandi infrastrutture di grid computing americane ed europee, TeraGrid e DEISA .