IBM alla ricerca del traffico intelligente

IBM alla ricerca del traffico intelligente

Un nuovo progetto in Silicon Valley per consentire ai pendolari, prima ancora di intraprendere il percorso, di accedere ai consigli su quale strada seguire per evitare code. Vantaggi sia di tempo che per l'inquinamento
Un nuovo progetto in Silicon Valley per consentire ai pendolari, prima ancora di intraprendere il percorso, di accedere ai consigli su quale strada seguire per evitare code. Vantaggi sia di tempo che per l'inquinamento

L’ obiettivo è quello di poter far conoscere ad ogni pendolare le condizioni della strada prima ancora di arrivare in auto , evitare le lunghe ore di coda nelle ore di punta e le congestioni del traffico dovute ad incidenti autostradali o per lavori in corso, consigliando un percorso alternativo. È la premessa alla base del nuovo progetto annunciato da IBM Research , dal Dipartimento dei Trasporti della California e dal California Center for Innovative Transportation (CCIT), per lo sviluppo di un programma di ricerca che consentirà ai conducenti di accedere rapidamente alle raccomandazioni di viaggio personalizzate per aiutarli ad evitare la congestione, risparmiando tempo e carburante.

L’idea è che, anche con i progressi nella navigazione GPS, gli avvisi sul traffico in tempo reale e le varie mappature sono spesso inattendibili e i relativi aggiornamenti su come evitare le congestioni informano i conducenti quando sono già bloccati nel traffico, dunque troppo tardi per poter cambiare rotta. Questa incapacità di evitare la congestione del traffico dei pendolari, soprattutto nella Silicon Valley dove il problema è molto acuto, ha spinto la ricerca di IBM per gestire e ottimizzare senza problemi, soprattutto in futuro, il traffico sempre in aumento che deriva dalla crescita della popolazione e dalla relativa urbanizzazione.

Il sistema di previsione pensato da IBM ha l’ obiettivo di fornire informazioni di previsione su ciò che succede sulle strade cittadine , analizzare e prevedere la situazione del traffico dovuto ad incidenti o ad altre anomalie e, infine, comunicare tali informazioni alle persone prima ancora di immettersi sulla strada, suggerendo, in caso di qualche blocco stradale, dei percorsi alternativi.

Il nuovo sistema utilizzerà i dati raccolti dai sensori esistenti in strade, caselli, incroci e ponti e che saranno poi combinati con i dati GPS dei telefoni cellulari dei vari utenti che consentiranno di monitore le abitudini pendolari e le preferenze dei tragitti di questi ultimi. Inoltre, il sistema utilizzerà un modello che riesce a prevedere ciò che effettivamente sta accadendo sulle strade cittadine e che avviserà l’utente attraverso una messaggio sul telefonino o una email. Tali avvisi consentiranno ai guidatori di pianificare percorsi di viaggio alternativi, migliorando la sicurezza dei viaggiatori e aiutando le autorità di trasporto a prevedere e ridurre il traffico prima ancora che si verifichi una congestione attraverso una migliore sincronizzazione del segnale stradale e la pianificazione del percorso alternativo. Ma queste segnalazioni arriveranno solo se qualcosa non va. Questo perché, ha dichiarato il direttore della ricerca di servizi presso l’ IBM Almaden Research Center di San Jose, “se le persone sono costantemente tempestate di avvisi non utili smetteranno presto di utilizzare il servizio”. Gli utenti saranno inoltre in grado di accedere a un sito web per vedere la loro previsione e le previsioni per i percorsi alternativi.

Attualmente un gruppo di persone è coinvolto in un programma di test e ha installato l’applicazione sui propri dispositivi mobile. “L’applicazione – ha dichiarato Nusser – non ha alcuna interfaccia utente e in quanto tale non è pensata per essere utilizzata dai pendolari mentre sono in viaggio. Piuttosto l’applicazione mobile è destinata esclusivamente per la raccolta e l’alimentazione dei dati di traffico per la successiva analisi”. Dopo tutto, ha concluso Nusser, IBM non vuole che gli utenti “giochino con i loro dispositivi mobile mentre sono alla guida”. Per ora, il sistema è solo in fase di test ma Nusser ha dichiarato che prevede diventi realtà nel futuro immediato.

Raffaella Gargiulo

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Pubblicato il
14 apr 2011
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