Armonk (USA) – Nella corsa alla riduzione dei consumi energetici, che vede in gara tutti i protagonisti del mercato server, IBM intende avvantaggiarsi da subito dei nuovi processori Xeon basati sulla neonata architettura Core di Intel .
Big Blue afferma che i suoi nuovi sistemi x86, che comprendono il server blade modulare HS21, quattro server System x3xx e la workstation grafica Z Pro Z30, migliorano il rapporto tra performance e consumi fino al 163% . Buona parte del merito è attribuito all’efficienza dei nuovi Xeon dual-core serie 5100 , capaci di consumare un massimo di 65-80 watt pur fornendo performance che, secondo Intel, superano in molti casi quelle degli Opteron di AMD .
IBM sostiene che i suoi nuovi computer siano stati progettati per supportare la futura generazione di processori quad-core : ciò significa che nei modelli dotati di doppio socket sarà possibile utilizzare fino a otto unità di calcolo in parallelo.
Il nuovo HS21 è un server modulare ad alta densità ideato per supportare l’intera famiglia di chassis BladeCenter. IBM afferma che l’H21 consente alle aziende di raddoppiare le performance utilizzando l’infrastruttura BladeCenter che già possiedono.
I server e le workstation System x , basati sulla nuova generazione dell’Xtended Design Architecture di IBM, comprendono i modelli x3650, x3550, x3500 e x3400, la cui predisposizione è quella di essere utilizzati come application server, per la gestione del remote office e per il consolidamento dei carichi di lavoro.
Infine, la Z Pro Z30 è una workstation scalabile pensata per far girare avanzate applicazioni di computer grafica.
I nuovi sistemi x86 di IBM saranno disponibili sul mercato a partire da settembre.