Armonk (USA) – Gli sviluppatori interessati a creare applicazioni in grado di girare sui grid computer di IBM hanno ora la possibilità di accedere gratuitamente ai server di quest’ultima e disporre, da remoto, di un’area di lavoro personale.
Per sfruttare questa possibilità gli sviluppatori devono prima iscriversi al programma PartnerWorld, un servizio gratuito riservato da IBM ai programmatori indipendenti.
Con questa mossa Big Blue spera di attrarre un maggior numero di sviluppatori attorno alla propria tecnologia grid e incoraggiare la creazione di applicazioni business in grado di sfruttare il proprio hardware e il nuovo modello di computing distribuito.
Il concetto di “grid” è stato sviluppato formalmente a metà degli anni Novanta come approccio all’elaborazione condivisa volto a coordinare risorse decentralizzate e utilizzare interfacce e protocolli aperti. Questa tecnologia è stata studiata affinché qualunque elemento IT – computer, potenza di calcolo, informazioni, Web service, capacità storage, applicazioni software, file di dati e dispositivi – possa essere reso disponibile sotto forma di “servizio”, un po’ come succede per l’acqua o l’elettricità. Su questo concetto IBM ha fondato il proprio modello di computing on demand che, fra le altre cose, permette alle aziende di affittare la potenza di calcolo sulla base delle necessità del momento.
IBM ha spiegato che la propria iniziativa è dedicata in modo particolare agli sviluppatori di piccole e medie imprese, le stesse a cui il colosso di Armonk vuole estendere i suoi servizi on demand. Per condividere i propri server fra centinaia di sviluppatori IBM utilizza la tecnologia di partizionamento e virtualizzazione alla base del suo Virtualization Engine.