Milano – Big Blue, da sempre impegnata nel campo del software per il riconoscimento vocale, nell’ultimo periodo ha moltiplicato gli sforzi per rafforzare la propria leadership nel settore del mobile e-business, dove fornisce alle aziende soluzioni per la comunicazione vocale.
Fra i nuovi prodotti presentati in questi giorni c’è WebSphere Voice Server 2.0, un software che risiede su di un server Web e consente l’accesso ai dati web ed aziendali attraverso un comune telefono: è possibile impartire comandi vocali e ascoltarne l’esito attraverso una voce sintetica.
Fra le nuove funzioni del nuovo Voice Server c’è il parlato “concatenato”, che avvicina la dizione della voce computerizzata a quella di un uomo, ed il supporto a più lingue, fra cui, finalmente, anche l’italiano.
WebSphere Voice Response utilizza invece la tecnologie Direct Talk per automatizzare una grande varietà di servizi, legati soprattutto a ordini e transazioni remote, e renderli accessibili attraverso comandi vocali o toni telefonici.
Il software per il riconoscimento vocale di IBM si appoggia ad una piattaforma aperta, chiamata VoiceXML, che attraverso lo standard XML e il linguaggio Java rende più facile, secondo Big Blue, la creazione di servizi vocali e la loro integrazione all’interno delle aziende.
IBM punta molto anche al mercato dei software di riconoscimento vocale studiati per il settore automobilistico, un segmento che, secondo il colosso, dovrebbe garantire 10 miliardi di introiti entro il 2005. In questo ambito IBM offre Embedded ViaVoice, un sistema progettato per accettare comandi vocali dal guidatore e, attraverso Bluetooth, comunicare con il telefono celluare o con il PDA per fare chiamate o consultare, ad esempio, l’agenda.
Ieri IBM ha poi annunciato che la piattaforma middleware WebSphere Commerce ora supporta anche le versioni x86 di Linux. WebSphere Commerce 5.1 per Linux sarà disponibile alla fine di novembre e supporterà le distribuzioni di Red Hat e SuSE.