Leggendo dell’ultimo progetto IBM la mente torna per l’ennesima volta a SkyNET, il rivoluzionario e immaginario supercomputer della saga cinematografica di Terminator, basato su un innovativo processore a rete neuronica. Un cervello elettronico che si comporta come un cervello umano.
Il progetto SyNAPSE (Systems of Neuromorphic Adaptive Plastic Scalable Electronics), in fase di sviluppo da anni , usa infatti neuroscienza, nanotecnologia e supercomputing per imitare il nostro sistema nervoso ed emulare capacità come percezione e cognizione. I prototipi dei chip messi a punto da IBM, realizzati con componenti a 45 nm, lavorano con un’impressionante rete neurale di memorie integrate che simula il comportamento delle sinapsi, possono imparare dagli errori, formulare ipotesi e trovare connessioni tra i fatti.
Il team capitanato BigBlue, composto anche da quattro università americane ha compiuto ora un ulteriore passo avanti nella gestione dei dati neurologici in tempo reale, con nuovi algoritmi che simulano ancora più efficacemente il lavoro della corteccia cerebrale.
I computer attuali gestiscono le istruzioni singolarmente, in modo lineare, basandosi ancora sulla struttura logico-funzionale proposta dal matematico Von Neumann . Con il modello SyNAPSE il dispositivo può invece prendere decisioni proprie partendo dagli eventi in corso, senza alcuna programmazione impostata, prevedere l’arrivo di uno Tsunami, intuire dei rischi nei mercati finanziari o rielaborare una strategia di guerra. Per questo motivo la DARPA , l’agenzia di ricerca scientifica della Difesa USA, ha già investito 21 milioni di dollari nella ricerca.
Roberto Pulito