IBM Italia: dati, privacy e il rapporto con gli USA

IBM Italia: dati, privacy e il rapporto con gli USA

IBM Europe e IBM Italia sono pienamente indipendenti rispetto alla casa madre e gestiranno i dati in Europa senza alcuna concessione agli USA.
IBM Italia: dati, privacy e il rapporto con gli USA
IBM Europe e IBM Italia sono pienamente indipendenti rispetto alla casa madre e gestiranno i dati in Europa senza alcuna concessione agli USA.

Una nota stampa a firma di Stefano Rebattoni, Amministratore Delegato di IBM Italia, interviene sul tema della compliance sulla protezione dei dati personali e lo fa in un momento strategico, quando l’Europa si prepara ad approfondire questioni di alto respiro circa i rapporti tra UE, USA e leggi dei singoli stati nazionali. Il tutto per sancire un punto di partenza fondamentale per comprendere il ruolo di IBM in questo contesto:

IBM Europa e IBM Italia sono società autonome rispetto alla casa madre e operano, quindi, in base al diritto dell’Unione Europea e alle leggi nazionali dei paesi in cui operano, incluse le norme a tutela della protezione dei dati personali.

IBM, USA ed Europa

IBM spiega dunque che non ci sono differenze tra le società IBM e che operano in Europa ed altre aziende europee. Si tratta di un elemento di principio essenziale, poiché fondamentale per stabilire assunti quali:

  1. Il governo degli Stati Uniti non ha alcune giurisdizione in tema di accesso ai dati depositati e custoditi in Europa dalle società IBM europee.
  2. Questa situazione non è modificata né dal C.L.O.U.D. Act né da altre leggi.
  3. Le organizzazioni IBM in Europa non daranno seguito a richieste di accesso dati provenienti da paesi diversi da quello in cui opera l’affiliata IBM a meno che non si sia tenuti a farlo in forza di norme o ordini applicabili nel territorio nazionale

IBM, ad ulteriore precisazione, si smarca da ogni polemica ricordando come “da quando il C.L.O.U.D. Act è entrato in vigore nel marzo 2018, né IBM Corporation né alcuna delle società IBM operante sul suolo europeo, ha fornito dati cliente a terzi per effetto dell’applicazione di dette norme“. Una sola richiesta di accesso ai dati da parte degli Stati Uniti sarebbe stata ricevuta tra tutte le proprie organizzazioni nazionali, ma anche in quest’unico caso non è stato dato seguito alla consegna dei dati richiesti.

Se IBM intende fare chiarezza su questo fronte, il motivo è chiaro: occorre liberare il campo da ogni ambiguità sul tema, esplicitando il pieno asservimento del gruppo alle normative europee per poter così agire a pieno regime per servire le ambizioni di investimento sul vecchio continente.

Fonte: IBM
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Pubblicato il
16 giu 2021
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