IBM svela i server Linux per il Web 2.0

IBM svela i server Linux per il Web 2.0

Big Blue ha presentato iDataPlex, nuova gamma progettata per ridurre drasticamente ingombri e consumi energetici, e proporsi ai data center di grandi dimensioni orientati al web/cloud computing
Big Blue ha presentato iDataPlex, nuova gamma progettata per ridurre drasticamente ingombri e consumi energetici, e proporsi ai data center di grandi dimensioni orientati al web/cloud computing

San Francisco (USA) – Sfruttando l’esperienza maturata nel settore dei blade, IBM ha progettato una nuova tipologia di server, chiamata iDataPlex, con cui promette di risolvere i due maggiori problemi che oggi affliggono i datacenter delle grandi aziende: gli ingenti consumi elettrici e la crescente fame di spazio.

IBM svela i server per il Web 2.0 “La crescita esponenziale dei data center è destinata a proseguire, in quanto lo streaming di video, i giochi online e i social network intasano il traffico Internet, obbligando così le imprese a creare sistemi informatici sempre più estesi, attivi 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, che finiscono per divorare le risorse energetiche”, spiega IBM.

Il big di Armonk afferma che i server iDataPlex aumentano più del doppio il numero di unità che un singolo rack IBM è in grado di contenere, utilizzano il 40% in meno di energia elettrica e forniscono cinque volte la potenza elaborativa di un server blade tradizionale. Oltre a questo, i sistemi iDataPlex sono già predisposti per essere raffreddati ad acqua , anziché ad aria, e impiegano quasi esclusivamente componenti standard e software open source , tra i quali Linux.

iDataPlex si rivolge particolarmente alle aziende che fanno largo uso di applicazioni Web e ai principali fornitori di servizi Web 2.0, due ambiti in cui questa nuova tipologia di server “ultradensi” si candida a rimpiazzare i tradizionali – e, secondo IBM, poco efficienti – server white-box , generalmente assemblati con i tradizionali componenti per PC.

IBM sostiene che iDataPlex rappresenti il fondamento hardware per la realizzazione delle cosiddette cloud , reti di computer che forniscono la possibilità di eseguire attività di calcolo utilizzando risorse distribuite, accessibili a livello globale (generalmente mediante servizi Web 2.0) e gestibili in modo centralizzato.

iDataPlex DX340 server

“iDataPlex, in linea con l’iniziativa IBM Blue Cloud, è in grado di connettersi ad altre macchine all’interno di un cloud e processare in parallelo parti di applicazioni di grandi dimensioni, garantendo tempi di risposta rapidi per funzioni quali la ricerca di immagini”, si legge in questo comunicato di Big Blue. “La combinazione di Blue Cloud e iDataPlex può inoltre consentire alle imprese di adattarsi velocemente a possibili cambiamenti del carico di lavoro richiesto, utilizzando così l’energia elettrica in modo più efficiente”.

iDataPlex sarà disponibile negli Stati Uniti e in Canada in giugno e sarà distribuito nel resto del mondo entro la fine dell’anno.

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Pubblicato il
24 apr 2008
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