IBM ha ottenuto un brevetto che descrive un metodo per trasformare la perdita di peso in un gioco . L’approvazione risale a dicembre: il metodo offre un feedback in tempo reale sul consumo di calorie a tutti quegli utenti che registrano la propria dieta e l’esercizio fisico svolto, e promette ricompense anche economiche a chi sceglie la giusta alimentazione. In sostanza, l’iniziativa crea la giusta motivazione per raggiungere l’obiettivo prefissato: dimagrire.
IBM spera di concedere il sistema in licenza alle società che vogliano incoraggiare i propri dipendenti a perdere peso, in modo tale da ridurre il rischio di sviluppare malattie legate all’obesità, ma può essere utilizzato anche da quelle madri che vogliano migliorare l’alimentazione dei propri figli. Si tratta di un’applicazione del concetto di gamification , ovvero la trasformazione di un’attività in un gioco e in una sfida. Un principio che pare stia prendendo piede anche nel campo medico.
Michael Paolini, ricercatore di IBM e uno degli inventori del brevetto , non ha dubbi sulla sua efficacia, soprattutto perchè sperimentandolo su di sé è riuscito a perdere più di otto chili. L’ispirazione è arrivata grazie alla Honda Insight, una macchina ibrida che fornisce ai conducenti informazioni in tempo reale sugli effetti che un tipo di guida ha sul consumo di benzina. Grazie al feedback immediato il conducente è portato a modificare, oppure a persistere in una tecnica di guida appropriata: la stessa dinamica che Paolini riproduce nella motivazione di chi segue una dieta e fa ginnastica.
Paolini sostiene che oggi grazie ai social media le diete non siano più una faccenda squisitamente privata: “Le persone postano il proprio peso giornaliero o le proprie abitudini alimentari sui gruppi online. Quello che vogliono ottenere può essere un incoraggiamento, un suggerimento, oppure qualche indicazione per rimettersi sulla retta via”. Ma il suo metodo fa qualcosa in più: l’iniziativa offre premi in denaro perché, come dice Paolini, “Tutti capiscono i soldi”. Tuttavia non è da escludere la possibilità di inserire anche altri incentivi come biglietti del cinema o crediti per giocare a FarmVille.
Il progetto presenta però diversi punti oscuri . In primo luogo, dà per scontato che tutti gli utenti forniscano informazioni vere, ma è facile intuire che quando la posta in gioco è il denaro spesso la sincerità è la prima qualità ad essere sacrificata. In secondo luogo, c’è chi ha avanzato un problema di privacy dei dipendenti. Infine, non è chiaro cosa succeda se un dipendente si rifiuti di aderire al programma messo in atto dall’azienda. Condizioni a rischio come l’obesità comportano maggiori spese per l’assistenza medica privata, obbligatoria negli USA: l’azienda potrebbe rifiutarsi di pagare le spese aggiuntive per la copertura sanitaria?
Gabriella Tesoro