Gli scienziati IBM lavorano al nano-bollino anti-contraffazione, un sistema potenzialmente in grado di fornire una risposta efficace al perdurante problema della contraffazione e porre un freno ai suoi effetti sull’economia reale.
Il nuovo sistema ideato da Big Blue trae vantaggio da ricerche precedenti sulla capacità di sfruttare la tensione superficiale dell’acqua per manipolare “nanobarre” di particelle di oro, potendo poi usare quelle nanobarre per formare ogni genere di pattern o forma nell’infinitamente piccolo.
Alle particelle d’oro IBM ha ora incluso sfere fluorescenti che emettono un colore rosso, verde o blu, con la peculiarità che queste ultime si organizzano e si posizionano nella nanoforma in maniera casuale: ecco così servita una funzione fisicamente non clonabile o PUF, sostiene IBM, veicolo ideale per l’individuazione di oggetti e beni contraffatti privi della nanoforma di controllo.
I ricercatori hanno sin qui impiegato il loro sistema per assemblare un Ampelmaannchen nanoscopico, e rassicurano sul fatto che nessuno al mondo potrà mai replicare il nano-bollino impresso su un prodotto originale. “Tutto quello che serve” per verificare l’autenticità, dicono gli esperti di IBM, è un microscopio ottico capace di individuare il marchio nanoscopico.
Alfonso Maruccia