UPDATE 15:00 – IBM ha confermato la transazione : ulteriori dettagli saranno comunicati nel corso di queste ore a stampa e investitori.
Roma – Le fucine nate come costola di AMD dovrebbero presto entrare nel giro d’affari di IBM, con un accordo da 1,5 miliardi di dollari . IBM sarebbe pronta a sborsare questa cifra in tre anni per liberarsi della divisione di produzione di chip (che ha rappresentato negli ultimi anni un peso per i profitti IBM) e ricevere asset in contropartita per un valore complessivo di 200 milioni di dollari.
Nata nel 2009 dalla dismissione del business produttivo di AMD, GlobalFoundries è oggi il terzo produttore di microprocessori e altri circuiti semiconduttori, con svariati impianti produttivi sparsi per il mondo (Germania, Singapore e USA). Nel 2013 AMD ha deciso di separarsi completamente da GlobalFoundries: ha ceduto la quota nell’azienda ancora in suo possesso e rinunciato ad appoggiarsi alle sue fab, preferendo distribuire la produzione su diversi impianti.
Per il momento si tratta solo di indiscrezioni, che d’altronde non mancano da quando GlobalFoundries si è separata da AMD: per le sue fabbriche, peraltro, si era già parlato di un interessamento di Apple. L’accordo prevederebbe anche una partnership decennale tra le due con al centro la fornitura da parte di GlobalFoundries di processori, in cambio dell’accesso alla proprietà intellettuale di IBM.
IBM, in ogni caso, ha annunciato che entro oggi rilascerà un “comunicato relativo ad un affare importante”.
Claudio Tamburrino