Web – IBM pare aver risolto uno dei più grossi problemi relativi allo sviluppo del WAP (Wireless Application Protocol). Come noto, infatti, per consentire l’accesso ad un sito da parte di un utente dotato di telefonino o altri prodotti con browser WAP, tra le tante cose da fare c’è la “trasformazione” dei contenuti in formato WML (Wireless Markup Language), “letto” dai sistemi WAP.
Il software per server web lanciato da IBM nelle scorse ore, il WebSphere Transcoding Publisher , è in grado di “tradurre” in pochi clic tutto quello che è HTML o XML in WML. In realtà, la traduzione è “dinamica” ma consente di “trasmettere in WAP” senza dover riscrivere le applicazioni e le modalità di realizzazione di un sito web.
Secondo IBM, il WebSphere gira su WindowsNT e 2000, su AIX, Linux e Solaris. Ed è già disponibile in dieci lingue, italiano, cinese e coreano compresi. Sebbene manchi l’indicazione del prezzo, IBM ha annunciato che il sistema è già disponibile sul mercato.