IBM annuncia Watson Work, pacchetto di servizi tecnologici basati sull’Intelligenza Artificiale di Watson per applicarne le qualità alla cosiddetta “Fase 3”, nella quale alla riapertura delle attività lavorative deve far da controcanto la necessaria attenzione in termini di contenimento dei possibili contagi.
L’obiettivo è garantire trasparenza, controlli rigorosi sulla raccolta e l’utilizzo dei dati, il rispetto della privacy e della sicurezza già nella fase di progettazione, assicurando al contempo uguaglianza, non-discriminazione e partecipazione in qualsiasi processo decisionale che richieda l’impiego della tecnologia.
IBM Watson Work
Lockdown terminato, crescono le ambizioni di rientro alla normalità, stridono striscianti i pericoli di una possibile seconda ondata, ma in tutto ciò le aziende stanno cercando faticosamente di ripartire e di farlo in sicurezza. Come poter assistere i responsabili nelle scelte strategiche per poter riaprire gli uffici in piena sicurezza e con totali garanzie per la salute dei lavoratori? Un problema tanto complesso può essere affidato – almeno in termini di analisi coadiuvante – all’Intelligenza Artificiale?
IBM ritiene che il lavoro compiuto sull’Intelligenza Artificiale del sistema Watson possa garantire importanti risultati su questo fronte, consentendo di approdare a decisioni “data-driven” che mettono al centro i seguenti obiettivi:
- Preservare la salute dei dipendenti
“L’obiettivo, qui, è facilitare la raccolta e l’analisi dei dati in tempo reale provenienti da diverse fonti, inclusi quelli relativi alla diffusione del virus a livello locale, alla valutazione di eventuali sintomi dei dipendenti e dei risultati dei test effettuati nel rispetto delle norme vigenti. In questo modo, le imprese possono disporre di aggiornamenti puntuali sull’evoluzione del contesto in cui operano“; - Comunicare rapidamente con dipendenti, fornitori e altri soggetti
“Grazie ad assistenti virtuali e app, che fanno leva sulla funzionalità di Natural Language Processing di Watson, i dipendenti possono dialogare con i propri datori di lavoro, porre quesiti e ottenere risposte rapide e accurate sulla COVID-19. In questo modo diventa possibile avere un quadro aggiornato della situazione, monitorando la presenza dei collaboratori ed evitando il sovraffollamento negli uffici“; - Massimizzare l’efficacia del tracciamento
“Quando i dipendenti comunicano l’esito dell’esame ai propri datori di lavoro, i sistemi di contact tracing possono effettuare apposite interviste e usare informazioni da molteplici fonti per individuare chi dev’essere informato, alimentare le informazioni relative ai casi in un sistema sicuro e attivare i flussi di lavoro di gestione dei casi per supportare i dipendenti durante la fase di recupero“; - Ottimizzare la gestione delle strutture, l’allocazione degli spazi e garantire la conformità alle disposizioni in materia di sicurezza
“La raccolta dei dati in tempo reale da diversi dispositivi – quali WiFi, telecamere, beacon Bluetooth e telefoni cellulari – consente di effettuare analisi e valutazioni puntuali sull’organizzazione degli spazi, designare le zone vietate, effettuare sanificazioni, monitorare il livello delle presenze, controllare l’utilizzo corretto delle mascherine e il rispetto delle distanze, preservando la privacy dei dipendenti“.
Partendo dai dati e dai principi, l’IA può dunque trovare applicazione in fase decisionale nel momento cruciale nel quale occorre ridefinire spazi, tempi, protocolli e flussi di lavoro nel contesto della “nuova normalità” che segue la chiusura delle aziende e anticipa la fine – auspicata – della pandemia. Una fase della quale non si conosce la lunghezza, ma alla quale ogni azienda deve prepararsi per trovare un nuovo equilibrio in grado di tutelare tanto la sicurezza dei lavoratori quanto le performance lavorative.
Abbiamo progettato Watson Works per aiutare le aziende a programmare il rientro sul posto di lavoro nel modo più sicuro ed efficace. L’applicazione di modelli e funzionalità di intelligenza artificiale si rivela particolarmente utile in un contesto come quello attuale, caratterizzato da una moltitudine di informazioni in costante evoluzione, di cui le organizzazioni devono necessariamente tenere conto per poter effettuare valutazioni accurate
Bob Lord, Senior Vice President, Cognitive Applications, Blockchain and Ecosystems di IBM