Los Angeles (USA) – Si moltiplicano le porte chiuse per VeriSign , colosso dei servizi di rete: ancora una volta l’azienda si è vista negare la possibilità di procedere legalmente contro ICANN , organismo di supervisione sul sistema dei domini.
Un tribunale federale americano ha infatti archiviato la denuncia di VeriSign secondo cui ICANN, nel quale si anniderebbero i competitor dell’azienda, avrebbe tramato per impedire alla società di espandere il proprio business .
Il riferimento, tra le altre cose, è soprattutto al blocco del servizio SiteFinder deciso dall’ICANN dopo un lungo braccio di ferro. Molte le polemiche su SiteFinder che, come si ricorderà, sostituiva con una pagina di VeriSign e dei propri servizi la pagina di errore quando online un utente non riusciva a raggiungere domini.com o.net, estensioni gestite tecnicamente proprio da VeriSign.
La decisione dei giudici federali impediscono a VeriSign di portare nuove denunce in futuro contro ICANN per questioni di concorrenza.
Secondo i magistrati, la denuncia di VeriSign può essere eventualmente soltanto presentata a livello statale in California, una eventualità tutta da verificare. ICANN ha già dichiarato di sperare che VeriSign “non voglia sperperare altro denaro della comunità Internet di cui ICANN è espressione per testare le proprie teorie legali”. ICANN ha ancora una volta invitato VeriSign a sedersi attorno ad un tavolo per discutere compromessi e possibili soluzioni.
Per ora VeriSign si è limitata a rispondere che “sebbene si debbano cambiare i metodi, il nostro obiettivo rimane quello di chiarire il ruolo appropriato dell’ICANN e il metodo di introduzione nuovi servizi”.