Da qualche ora è più facile per utenti, aziende e pubbliche amministrazioni raccapezzarsi tra le molte normative che in modo diverso, talvolta indiretto, hanno impattato sullo sviluppo dell’informatica e delle nuove tecnologie in Italia. Ieri il CNIPA , il braccio informatico del Governo, ha infatti annunciato la pubblicazione di una nuova sezione del proprio sito, interamente dedicata alla normativa di settore.
Sebbene manchino alcune norme sul diritto d’autore o sulla pornografia infantile, che impattano molto relativamente sulla PA, la nuova area offre una panoramica piuttosto estesa, accessibile in punta di clic. Si tratta di un complesso formato da leggi dello stato, decreti ministeriali e regolamenti, suddiviso per categoria, che prende in esame quanto accaduto dal 1993 ad oggi.
“Negli anni dal ’93 al 2005 – spiega il CNIPA – si sono succedute varie fonti normative, sia primarie, sia secondarie, tanto da determinare l’opportunità di un intervento di razionalizzazione. Fra l’altro, il legislatore si è spesso occupato dell’informatica nell’ambito di normative sul settore pubblico, in particolare sulla disciplina dell’utilizzo dei computer nella Pubblica amministrazione, o di norme più generali volte alla riforma dell’Amministrazione pubblica. In questo contesto ha dettato pure norme di tipo privatistico volte a disciplinare l’utilizzo del documento informatico e delle varie tipologie di firme elettroniche anche tra privati”.
“Quella del CNIPA – ha dichiarato Luigi Nicolais, ministro per le Riforme e l’Innovazione nella Pubblica Amministrazione – è un’iniziativa che punta a facilitare la conoscenza della normativa varata a sostegno delle applicazioni delle nuove tecnologie digitali e, quindi, ne favorisce la diffusione”. “L’innovazione tecnologica – ha continuato – si radica nel Sistema Paese solo se sostenuta da processi culturali condivisi, non solo da installazioni di pc e di apparati sofisticati”.
Va detto che nonostante una corposa introduzione, nella sezione non sono previsti approfondimenti tecnici o guide, che potrebbero arrivare in seguito, quanto proprio i testi dei provvedimenti. “Questa complessa raccolta normativa – ha spiegato Livio Zoffoli, presidente del CNIPA – costituisce essa stessa una concreta realizzazione dei principi di efficienza e trasparenza dell’azione amministrativa, nonché di attuazione della comunicazione istituzionale”. A suo dire “le reti telematiche divengono oggi fondamentale strumento di conoscenza e di comunicazione anche rispetto alla Pubblica amministrazione ed all’ordinamento giuridico, cioè strumento fondamentale di democrazia e partecipazione. In tal modo il CNIPA, anche con la pubblicazione on-line di tale collezione di norme, dà un contributo convinto e concreto al grande processo di innovazione e di progresso del Sistema Paese attualmente in atto”.
Al centro dell’iniziativa è il Codice dell’amministrazione digitale , un corposo set di novità introdotto all’inizio dell’anno che, come spiega il CNIPA, si basa su alcune idee di fondo: la digitalizzazione dell’azione amministrativa e comunque la diffusione delle nuove tecnologie sono concepite come una funzione del Presidente del Consiglio; l’utilizzo delle nuove tecnologie deve avvenire contestualmente ad una riorganizzazione dei processi e delle strutture; i cittadini divengono utenti di servizi e titolari di ben precisi interessi e la PA erogatrice di servizi mirati sui bisogni degli utenti.
“L’organizzazione del materiale – ha sottolineato Enrico De Giovanni del CNIPA, coordinatore della nuova attività di compendio – ha richiesto un impegno serio ed approfondito ed il frutto di questo lavoro costituisce un nuovo strumento per le pubbliche amministrazioni, per i cittadini ed imprese e per gli operatori del settore ICT, utile in modo particolare alla luce delle rilevanti e profonde modifiche introdotte anche di recente dal legislatore”.