Rispetto a marzo la situazione si è evoluta , anche se di poco: il mercato dei PC, secondo le stime di IDC , continua a navigare in acque negative nonostante un certo miglioramento rilevato nei mercati più maturi . Complessivamente i numeri saranno comunque in contrazione da qui ai prossimi quattro anni: i personal computer, desktop e portatili, hanno fatto il loro tempo e stanno cedendo progressivamente terreno all’assalto del mobile. Per quest’anno le stime sono state riviste in leggero miglioramento, ma in ogni caso il numero dei device immessi nel circuito della distribuzione calerà del 6 per cento (era -6.1 all’inizio delle primavera).
Nemmeno l’aumento di vendite di apparecchi nei paesi emergenti potrà compensare il progressivo abbandono dei form factor tradizionali: nel 2013 erano stati 315 milioni i PC venduti in tutto il mondo, un numero che calerà a 296 milioni quest’anno e giù fino a 287 milioni nel 2018 . A farne le spese soprattutto i sistemi desktop, mentre i laptop saranno risparmiati unicamente nei mercati ancora in via di sviluppo.
“La vendita di PC sta beneficiando al momento da uno stallo nella domanda di tablet a causa della crescente penetrazione degli stessi nei mercati maturi e la pressione competitiva ai modelli di diagonale inferiore da parte degli smartphone dalle dimensioni generose (i cosiddetti phablet): tuttavia la transizione verso il mobile e il cloud computing è inarrestabile”. Così parlò Loren Loverde, vicepresidente IDC e responsabile delle indagini nel comparto PC: di fatto si vendono più PC poiché i consumatori non individuano il prodotto che fa al loro caso tra i nuovi device. L’ unica arma nelle mani dei produttori è accelerare il passaggio a form-factor più simili ai tablet per dimensione, caratteristiche e prezzo: anche se questo costerà qualcosa sotto il profilo dei margini e del profitto. ( L.A. )