Come ogni trimestre IDC rilascia le statistiche riguardanti le vendite dei dispositivi tecnologici, e tra queste figurano quelle relative al mercato dei wearable , un settore promettente ma che finora non ha fatto registrare il boom sperato.
Quella dei wearable è infatti una crescita lenta, ma costante . Dalle stime di IDC nel Q4 2016 sono stati venduti 33,9 milioni di prodotti appartenenti a questa categoria, facendo registrare un aumento del 16,9 per cento rispetto ai dati dell’anno precedente, che nel quarto trimestre del 2015 contava 29 milioni di unità vendute.
Nonostante un calo del 9,8 per cento nelle quote di mercato (rispetto al 2015) il primo posto della classifica resta di FitBit con 6,5 milioni di device venduti, seguito dal colosso cinese Xiaomi con 5,2 milioni di unità. Apple si posiziona al terzo posto con un totale di 4,6 milioni di Apple Watch e a chiudere la classifica dei big c’è Samsung con 1,9 milioni di smartwatch venduti.
Anche se l’interesse delle aziende nel diffondere questa tecnologia è consistente, i wearable continuano ad essere poco diffusi tra le persone. Secondo Ramon Llamas, analista presso IDC, il motivo dipenderebbe dal fatto che il mercato di questa tipologia di prodotti è ancora in evoluzione. Secondo le parole dell’esperto gli smart weareable di prima generazione non sono poi così tanto differenti dai comuni fitness tracker. La percezione di una scarsa evoluzione tra vecchi e nuovi modelli potrebbe dunque essere la causa della mancata diffusione di massa.
Want to see @IDC ‘s latest view of the 4Q16 #wearables market?
Sure you do https://t.co/gHRw8U87Iy– Ramon Llamas (@idcrllamas) March 2, 2017
Pasquale De Rose
Pubblicato il 7 mar 2017
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