Dopo il tonfo registrato nel 2013 , il mercato dei PC “brandizzati” e preassemblati è destinato a contrarsi ulteriormente per l’anno in corso e per gli anni a venire. O almeno è quanto sostiene IDC, che aggiorna le sue previsioni dando (letteralmente) i numeri nel suo ultimo report sul tema .
La commercializzazione di PC di marca nel 2013 si è ridotta del 9,8 per cento, dice IDC, un risultato leggermente superiore rispetto al preventivato declino del -10,1 per cento. A ogni modo non c’è scampo, e nel 2014 il numero di PC venduti crollerà di un ulteriore 6,1 per cento.
La discesa rallenta ma è sempre discesa, suggerisce IDC, e non si fermerà fino al 2018 quando il volume globale di sistemi informatici messi in circolazione sarà ridotto a 291 milioni. Il mercato dei PC, salvo rare eccezioni , soffre la crisi economica e un ridotto volume di spesa nei mercati emergenti, che hanno fatto storicamente da traino all’intero settore.
Ma il trend di spesa nei suddetti mercati si è spostato verso nuovi prodotti consumer come i tablet, in netta crescita e gli smartphone, i cui produttori non possono che sperare nelle fasce di mercato ancora lontane dalla saturazione. I PC portatili, si prevede, nel 2014 subiranno un calo del -9,4 per cento nei paesi emergenti e del -3,1 per cento nei mercati maturi, mentre i desktop si prevede registreranno rispettivamente un -6 per cento e un -3,1 per cento.
Anche se una ripresa (sul medio termine) ci sarà, dice IDC, si tratterà al massimo di una stabilizzazione intorno allo zero per cento.
Alfonso Maruccia