Stando a quanto comunicano gli analisti di IDC , il numero di smartphone commercializzati ha raggiunto una fase di stallo: il business non cresce più, si fa sempre più competitivo e i nuovi scenari di mercato favoriscono i colossi asiatici piuttosto che il solito nome noto con uffici a Cupertino.
Gli ultimi numeri di IDC fanno riferimento al secondo trimestre dell’anno 2016, e parlano di 343,3 milioni di smartphone commercializzati in tutto il mondo contro i 342,4 del 2015: un magrissimo incremento del +0,3 per cento , con già il trimestre precedente che non era andato oltre il +0,2.
La tanto strombazzata era post-PC è insomma durata lo spazio di pochi anni, suggerisce IDC, e il “sogno” di sostituire ogni computer con un gadget mobile è finito prima ancora di cominciare: la corsa alla crescita del mercato degli smartphone si è fermata, anche se le mutate condizioni del business influenzano i grandi protagonisti di settore in maniera diversa .
Samsung continua infatti a rappresentare il maggior produttore di terminali al mondo con 77 milioni di unità commercializzate, una quota di mercato del 22,4 per cento e una crescita del +1,1 rispetto al 2015; al secondo posto c’è Apple , che scende all’11,8 per cento del mercato (-2,1), poi seguono i marchi cinesi Huawei (9,4), Oppo (6,6), Vivo (4,8) e tutti gli altri.
Samsung tiene botta anche con la fine dell’era post-PC, mentre ad Apple non pare basti più produrre una manciata di smartphone per tenere il passo delle vendite. Non che Cupertino dimostri particolare preoccupazione per il futuro, beninteso, visto che Tim Cook preferisce piuttosto celebrare la commercializzazione del miliardesimo iPhone : probabilmente quello che conta è la redditività più che il record nelle vendite.
Alfonso Maruccia