San Francisco (USA) – L’industria dei microprocessori si trova di fronte a molte sfide, prime fra tutte quella per migliorare il rapporto tra performance e consumo energetico dei chip. Una “corsa”, come l’ha definita il CEO di Intel Paul Otellini, che il colosso di Santa Clara spera di dominare lanciando, nella seconda metà del prossimo anno, una micro-architettura di nuova generazione.
La next-generation micro-architecture (NGMA) di Intel, ancora senza nome, è stata illustrata da Otellini presso l’Intel Developer Forum ( IDF ) di San Francisco. Essa combinerà le attuali architetture alla base del Pentium 4 (NetBurst) e del Pentium M, con non meglio specificate “funzionalità innovative”. Come già da tempo preannunciato , l’obiettivo di Intel è quello di unificare l’architettura di tutti i suoi processori per PC ed estendere i principali vantaggi del Pentium M – bassi consumi e bassa emissione di calore – anche ai suoi chip desktop e server. Tra le funzionalità chiave di NGMA vi sarà il supporto ai 64 bit (EM64T), al multi-core e alle tecnologie LaGrande , Active Management Technology e Virtualization Tecnology . Tra le grandi assenti c’è la tanto declamata tecnologia HyperThreading, che potrebbe tuttavia fare capolino più avanti nel tempo.
“Come vedrete, Intel combinerà innovazione nella ricerca e sviluppo, leadership produttiva e tecnologica con micro-architetture a elevata efficienza energetica e potenti processori multi-core, per offrire piattaforme uniche e personalizzate in base alle singole esigenze,” ha affermato Otellini. “Presenteremo delle innovazioni a “fattore 10″ per una serie di piattaforme in grado di ridurre di 10 volte i consumi o di raggiungere prestazioni pari a 10 volte quelle dei prodotti attuali. Allo stesso tempo, l’innovazione di Intel continuerà a offrire funzionalità uniche per l’azienda, l’ufficio e la casa digitali e dispositivi mobile, come ad esempio migliore gestibilità, sicurezza e virtualizzazione, oltre ad una maggiore capacità di gestire e visualizzare contenuti digitali”.
Per abbattere i consumi, Intel ha portato la lunghezza della pipeline dati della sua nuova architettura a 14 stadi, contro i 31 del P4: questa caratteristica, unita all’integrazione di più core, consentiranno al gigante californiano di far girare la sua prossima generazione di chip a frequenze di clock inferiori, previste fra i 2 e i 3 GHz. Ulteriori dettagli tecnici si trovano in questo approfondimento di Arstechnica.com.
In un contesto nel quale crescono consumo di energia e prezzi, Otellini ha osservato che una diminuzione dei consumi di energia per i computer potrebbe consentire un risparmio di milioni di dollari in elettricità. Intel e gli analisti prevedono che solo quest’anno potrebbero essere venduti 200 milioni di computer.
Durante l’IDF, Otellini ha tenuto la prima presentazione pubblica di Merom , Conroe e Woodcrest , rispettivamente i primi processori per notebook, desktop e server a basarsi sulla NGMA: tutti e tre verranno costruiti con una tecnologia di processo strained silicon a 65 nanometri e potranno elaborare fino a 4 istruzioni per ciclo di clock. Come Yonah , il primo processore mobile dual-core di Intel atteso per il primo trimestre del prossimo anno, anche Merom, Conroe e Woodcrest utilizzeranno la tecnologia di power management Dynamic Power Coordination e saranno in grado di condividere la cache L2 fra i due core in modo dinamico: ciò significa che la massima quantità di memoria cache a disposizione di ogni core può corrispondere a quella complessiva. Da notare come NGMA supporti anche la connessione diretta fra le cache L1 di ciascun core.
Sebbene i succitati processori conterranno “solo” due core, Intel ha affermato di aver già in cantiere oltre 10 progetti per lo sviluppo di processori a quattro (quad-core) o più core per chip.
Intel ha poi introdotto i concetti di Handtop PC e di community computer e ha annunciato un nuovo chip XScale che abbatterà la barriera del gigahertz.
Il CEO di Intel ha annunciato che i prodotti a basso consumo energetico apriranno la strada a una nuova categoria di dispositivi, chiamati Handtop PC , che pur offrendo risorse di calcolo e di memoria paragonabili a quelle di un PC desktop, consumeranno meno di un watt e peseranno meno di mezzo chilogrammo. Intel ha poi detto che gli Handtop PC saranno in grado, entro il 2010, di far girare il successore di Windows XP, Vista.
Ponendo l’accento sulla strategia di Intel mirata a fornire piattaforme progettate su misura per i paesi in via di sviluppo, Otellini ha illustrato il concetto di community computer con un video girato in un villaggio remoto dell’India. I computer per i mercati emergenti sono in grado di funzionare per diverse ore collegati alla batteria dell’auto, di resistere a temperature di oltre 40 gradi centigradi e sono dotati di schermi e filtri per mitigare l’effetto di bufere, tempeste di sabbia e piccoli insetti. Tali PC forniscono accesso a Internet mediante tecnologie wireless quali WiMAX .
Otellini ha sottolineato come WiMAX svolga un ruolo chiave in quanto fornisce banda larga a velocità elevata ed accesso ad Internet dalle zone rurali.
Per quanto riguarda le aziende, Intel e Lenovo hanno tenuto una dimostrazione della Virtualization Technology che consentirà agli IT manager di isolare una parte della piattaforma per eseguirne la manutenzione, la risoluzione di problemi o scaricare software senza interrompere le funzioni di un PC. La funzionalità sarà presente nelle piattaforme di prossima generazione per i PC per l’ufficio.
All’IDF Intel ha svelato anche i piani per il lancio, durante l’ultimo trimestre dell’anno, di un nuovo processore XScale a 1,25 GHz. Battezzato con il nome in codice di Monahans , il chippetto sarà in grado di portare la decodifica del video in alta definizione anche sui piccoli dispositivi, quali PDA e smartphone. A fronte di un raddoppio della frequenza di clock dell’attuale generazione di chip XScale, chiamata Bulverde , Monahans fornirà fino al 25% in più di prestazioni e avrà consumi leggermente inferiori. Il nuovo processore embedded sarà accompagnato da un rinnovato coprocessore grafico, chiamato Stanwood , che dovrebbe incrementare le performance dei giochi mobili 3D grazie – secondo fonti non ufficiali – all’architettura PowerVR di Imagination Technologies.