Dopo la microarchitettura Haswell e i Core di quarta generazione , Intel ha usato il palco dell’IDF 2012 per presentare al mondo i piani futuri per il mondo mobile, portatile e ultracompatto. Largo dunque ai nuovi processori Atom, agli smartphone x86 e alla conversione di Android 4.1. Senza dimenticare il processo produttivo a 14 nanometri e oltre.
La “next-generation” di Atom, prima di tutto, si chiama “Clover Trail”: specificatamente pensati per far girare Windows 8, i microprocessori Clover Trail sono realizzati con processo produttivo a 32nm (di una generazione precedente ai 22nm delle CPU per desktop/laptop Core) e sono basati sulla microarchitettura nota come Saltwell.
Le CPU SoC (System-on-Chip) Clover Trail avranno una configurazione a doppio core, 1,80 GHz di clock e una componente GPU integrata migliore rispetto agli attuali Atom Medfield: Intel li commercializzerà in una configurazione PoP (package-on-package) con 2 Gigabyte di memoria integrati per allettare maggiormente i produttori OEM.
Nel 2013 arriverà l’upgrade di Clover Trail noto come “Clover Trail+”, dual-core x86 pensato per smartphone e punto di passaggio verso un’architettura tutta nuova (a 22nm) chiamata “Bay Trail”. Per ora, gli smartphone Intel saranno ancora basati sui “vecchi” Atom Medfield e in tal senso all’IDF Intel ha mostrato alcuni modelli di telefonini x86 sin qui realizzati dai partner del chipmaker (Lava, Orange, Lenovo).
Questa volta Intel vuole fare sul serio nel mercato mobile e il management dice di aver già completato il porting di Jelly Bean (Android 4.1) sull’architettura x86 di Atom: ora la palla passa ai partner e produttori OEM per l’adozione concreta dell’OS mobile più diffuso.
Volendo guardare un po’ più in là nel futuro, il chipmaker di Santa Clara si prepara a completare il processo produttivo a 14 nanometri entro la fine del 2013. I lavori procedono a pieno ritmo, mentre per le ulteriori evoluzioni della tecnologia di realizzazione delle CPU (10nm) Intel dice di essere ancora in fase di studio .
Alfonso Maruccia