Microsoft si prepara a chiudere l’ultimo atto della vicenda che ha legato i suoi destini a quelli di Eolas, lo spin-off dell’Università della California che per anni ha minacciato di mettere sotto scacco il Web. Gli sviluppatori sono già al lavoro: presto, annuncia vnunet.com , verrà rimossa da Internet Explorer la funzionalità che costringe gli utenti ad attivare con un clic i contenuti multimediali dei siti web.
Eolas rivendicava la paternità del concetto di embedding con un brevetto convalidato dal Patent and Trademark Office statunitense, che descriveva le tecnologie che il browser utilizza per gestire plugin e applet. Microsoft aveva ceduto alle richieste di Eolas: per evitare il blocco della distribuzione di Internet Explorer, a scanso di dover concedere all’azienda 521 milioni di dollari BigM aveva introdotto delle modifiche al suo browser. Poi aveva capitolato, negoziando con Eolas un accordo per lo sfruttamento delle sue tecnologie.
Qualche dettaglio riguardo alla prossima rimozione del ” click to activate ” giunge dal blog dedicato ad Internet Explorer gestito dal product manager di BigM Pete LePage.
LaPage assicura i gestori di siti web che non sarà necessario apportare alcuna modifica al codice: penserà a tutto l’ anti-patch di Microsoft che, una volta installata, ripristinerà il funzionamento di Internet Explorer a prima del marzo 2006. I controlli ActiveX caricati attraverso i tag HTML applet , embed e object torneranno ad attivarsi in modo completamente automatico , senza che l’utente debba confermare l’operazione con un clic.
A quando il rilascio dell’anti-patch? Microsoft annuncia che si potrà godere di un’anteprima, fornita con l’Explorer Automatic Component Activation Preview previsto per dicembre e con le pre-release di Service Pack 1 per Windows Vista e di Service Pack 3 per Windows XP. La modifica definitiva diverrà operativa ad aprile 2008 per tutti gli utenti che installeranno il pacchetto Cumulative Update per Internet Explorer.
Gaia Bottà