Quello dell’efficienza energetica è un parametro che, solitamente, viene preso in esame in campo hardware. Secondo Microsoft, invece, anche un browser web “maturo” dovrebbe prendere in considerazione i consumi, proprio come fa Internet Explorer 9 . Il colosso di Redmond ci tiene a sottolineare che il nuovo software ha un occhio di riguardo per la batteria dei portatili, e si differenzia dai rivali anche per una maggiore sensibilità verso i problemi di impatto ambientale.
Per dimostrare la buona volontà di IE9, Microsoft ha eseguito una serie di test incentrati esclusivamente sul dispendio energetico. Ne è venuto fuori che il nuovo Internet Explorer consumerebbe meno dei rivali, soprattutto durante la navigazione “classica”. Utilizzando soltanto il browser Microsoft, senza tirare in ballo plugin come Flash, la batteria del notebook Intel usato come cavia ha resistito infatti per 4 ore e 46 minuti.
Il distacco con Firefox 4 è poca cosa, dato che parla di due soli minuti in meno, mentre Safari 5 e Opera 11 non sono andati oltre le 4 ore e mezza. Stando al confronto, Chrome 10 sembrerebbe il più esigente di tutti dal punto di vista dell’autonomia. Il software Google ha esaurito la batteria del computer utilizzato dopo 4 ore e 7 minuti di navigazione standard.
Il software Microsoft ha vinto con risultati simili anche nelle altre fasi del test, incentrate sul lavoro “al minimo” e sulla visualizzazione di animazioni HTML5. Ma ovvio che si tratta di risultati da prendere con le pinze, che non considerano il “peso” dei plugin utilizzati abitualmente e non tengono conto delle “variabili”. Andrebbe ad esempio precisato che il confronto sui Watt è stato effettuato su Windows 7, OS legato a doppio filo con IE9, che non è certo il terreno di scontro ideale per il browser di casa Apple.
Roberto Pulito