Pisa ospita l’Internet Festival per molte buone ragioni, da Galileo al CNR e a quel primo log del 1986. Una buonissima ragione, tra tutte queste, risale a diversi anni prima della Rete italiana, al lunare 1969, quando nacque il primo Corso di Laurea in Scienze dell’Informazione dell’Università di Pisa: un curriculum di studi in Informatica che ha fatto da catalizzatore di talenti e trasformazioni tecnologiche leggendari per questo Paese (e non solo) e che ancora oggi è preso come esempio dalle università che propongono corsi di informatica, specie online.
E così dove mai poteva esserci una grande mostra interattiva sulle macchine da calcolo, da quando pesavano come un elefante e avevano la memoria di un moscerino fino ad oggi, quando pesano come un moscerino e hanno la memoria di un elefante?
Ad accompagnare i visitatori nel viaggio, un particolare percorso cromatico, “soundscape” elettronici, esperienze in VR360°, proiezioni di filmati e di foto d’epoca e pannelli interattivi dai quali scaturiscono esperti “virtuali” pronti a rispondere alle domande del pubblico. La mostra temporanea attinge dalla collezione permanente del Museo degli Strumenti per il Calcolo di Pisa, unica in Italia e importante a livello internazionale per completezza e significato dei pezzi. La mostra è suddivisa in 5 sezioni (Macchine meccaniche per il calcolo, Da calcolatrici a calcolatori, La nascita del Personal Computer, Il PC e il design, Il computer con le sneakers), inclusa la ricostruzione della mitica CEP, il primo calcolatore scientifico italiano.
E ancora, sempre per parlare del rapporto speciale tra Pisa e l’informatica: dove mai poteva svilupparsi il lato italiano dell’adesione al programma internazionale Software Heritage, il progetto mondiale, patrocinato dall’UNESCO, che persegue l’obiettivo di costruire l’archivio universale di tutto il codice sorgente del software? Sempre dall’ateneo pisano, che ha deciso di sostenere il programma nell’anno in cui festeggia i 50 anni del suo corso.
Entrambi all’ex convento delle Benedettine, questi due eventi sono già un invito gustoso a tuffarsi nel clima dell’Internet Festival, di cui Punto Informatico vi racconterà. Un percorso storico, anche di orgoglio, che non va confuso con la semplice nostalgia: gli anni memorabili del codice sorgente meritavano un procedimento di raccolta e la conservazione del software di rilevanza storica, scientifica e culturale, perché facciamo così, da secoli, anche con gli altri “codici”, quelli librari. E chi conosce un po’ quella particolare forma di arte che è il coding, sa bene che il vezzo degli informatici di inserire elementi personali, citazioni, riferimenti, easter eggs e quant’altro, ha costituito un immenso finger print che senza un progetto di conservazione andrebbe perduto.
Salvare questo patrimonio è del tutto equiparabile ad avere la seconda chance per salvare la biblioteca di Alessandria d’Egitto.
Hello world!
L’informatica dall’aritmometro allo smartphone
10 ottobre 2019 – 31 gennaio 2020
Centro Congressi Le Benedettine
Piazza San Paolo a Ripa d’Arno, Pisa
Ingresso libero
Software Heritage
10 ottobre 2019, ore 14.00-15.30
Centro Congressi Le Benedettine
Piazza San Paolo a Ripa d’Arno, Pisa
Relatori: Roberto Di Cosmo, Carlo Montangero, Davide Storti
Conduttore: Enrico Nardelli