Il 3 settembre è la data scelta da Samsung per il suo secondo evento “Unpacked” del 2014, una diretta live tenuta in simultanea a Berlino nel contesto dell’IFA 2014, a New York e a Pechino, sul cui palco il colosso coreano ha svelato due nuovi dispositivi della linea Galaxy Note, un sistema di realtà virtuale per smartphone e il già annunciato smartwatch con display curvo.
La principale novità di “Unpacked 2”, come riportato da Telefonino.net, che ha seguito l’evento da Berlino, è costituita naturalmente dal debutto dei Galaxy Note di nuova generazione, con una doppia iterazione che costituisce l’evoluzione del gadget precedente ( Note 4 ) e una sorta di doppione (quasi identico per specifiche tecniche) dotato di una caratteristica innovativa in un angolo ricurvo del display ( Note Edge ).
Per quanto riguarda il phablet Galaxy Note 4 , Samsung ha aggiornato l’hardware integrando un SoC Qualcomm Snapdragon 805 a 2,7GHz (era 2,3GHz nel Note 3), 3 Gigabyte di RAM 3 32 GB di storage (espansibili con schede microSD fino a 64 GB), doppia fotocamera da 16 (retro) e 3,7 (fronte) megapixel, batteria leggermente più capiente da 3220 mAh). Particolarmente lussuoso il display AMOLED con i suoi 5,7″ pollici, risoluzione da 2560×1440 pixel e 515 punti per pollice di definizione.
Non mancano novità nemmeno sul fronte del software con una nuova gestione multitasking delle app (anche grazie all’uso della stilo digitale integrata), una funzionalità di clipboard avanzata chiamata “Smart Select” e altri miglioramenti alla skin TouchWiz propria dell’offerta Samsung sull’OS Android di base (4.4).
A sorprendere maggiormente è piuttosto il Galaxy Note Edge , quasi identico al succitato Note 4, a parte uno schermo da 5,6″ e risoluzione da 2560×1600: i 100 pixel abbondanti in più sono quelli del bordo destro del display, ricurvo sul lato destro e usato da Samsung per tutta una serie di comunicazioni e notifiche immediate (email, messaggi e quant’altro) fruibili dall’utente anche con il display principale spento. Una dimostrazione della continua capacità di innovazione propria dell’azienda asiatica.
Dello smartwatch Gear S si è già parlato abbondantemente nel recente passato , e il prodotto finito tiene fede alle anteprime con un display AMOLED ricurvo da 2 pollici e risoluzione di 260×480 pixel, processore dual-core a 1 GHz, 512 Megabyte di RAM, sistema operativo Tizen e alloggiamento per scheda SIM integrato così da poter effettuare chiamate vocali (o trasmettere messaggi testuali composti tramite tastiera QWERTY virtuale, per gli utenti che osassero farlo) senza bisogno del pairing con uno smartphone.
Ma Gear S non è l’unico prodotto indossabile, forse goffo e decisamente in anticipo sui tempi presentato da Samsung questo mercoledì, visto che la corporation coreana ha deciso di darsi alla virtualità con il caschetto virtuale Gear VR : costruito in collaborazione con la onnipresente Oculus, l’HMD si collega al Galaxy Note 4 e sfrutta l’hardware di quest’ultimo per gestire le esperienze immersive (a metà della risoluzione dello schermo del succitato phablet) con contenuti specifici che includeranno film proiettati in un cinema virtuale, 100.000 video musicali in HD, concerti live in esclusiva e altro ancora.
Alfonso Maruccia