No, i grandi della musica industriale non hanno alcuna intenzione di rimanere con le mani in mano mentre il sito russo degli mp3 a prezzi stracciati AllofMp3.com racconta al Mondo che la propria attività è legale.
In una nota diramata ieri, IFPI , la federazione internazionale dei fonografici, respinge al mittente le tesi con cui il sito russo starebbe cercando di arrampicarsi sugli specchi. Secondo IFPI, non c’è nulla che possa far ritenere che il sito diffonda legalmente musica, non avendo alcun genere di accordo con chi ha i diritti su quella musica né con gli artisti.
A detta di IFPI, dunque, AllofMp3 distribuisce centinaia di migliaia di canzoni di artisti locali ed internazionali senza alcuna licenza per farlo. Le pretese del sito di avere una licenza da parte della società di raccolta dei diritti russa ROMS sono prive di fondamento in quanto “ROMS non ha mandato dei detentori dei diritti internazionali a fornire licenze a siti dentro o fuori dalla Russia”. IFPI ricorda pure come ROMS sia stata letteralmente espulsa nel 2004 dalla CISAC , l’organizzazione che cura gli interessi dei detentori del diritto d’autore in tutto il Mondo.
“Stando alle leggi sul diritto d’autore di pressoché qualsiasi paese al mondo – insiste IFPI – ivi inclusa la Russia, è illegale distribuire musica senza il permesso dei detentori dei diritti”.
Il carico da 90 ce lo ha messo il CEO della federazione, John Kennedy: “AllofMp3 ha convocato i media di mezzo mondo per affrontare in modo specifico la questione della legalità della propria attività, ma tutto quello che ha fatto è stato di schivare tutte le domande sul tema. Questo conferma lo status illegale di questo sito pirata sia all’interno della Russia che in tutto il Mondo”.
“Le tesi di AllofMp3 sulla liceità del proprio operato – continua Kennedy – sono false e ridicole. Così come è totalmente irrilevante il fatto che ROMS (…) dichiari di aver avvicinato i fonografici e di aver offerto loro dei compensi: io potrei raggiungere Bill Gates e offrirgli di comprare Microsoft per un dollaro, ma la mia proposta avrebbe vita breve”.
Secondo IFPI, dunque, il problema della legalità del sito non tocca soltanto il sito ma anche le istituzioni russe, che in qualche modo diventano conniventi di un’attività di distribuzione che i discografici vivono come pirateria allo stato puro. “AllofMp3 e ROMS – conclude Kennedy – dimostrano di non aver alcuna intenzione di rispettare le leggi internazionali sul diritto d’autore e di riconoscere il dovuto ai detentori dei diritti”.
Va detto infine che, almeno a sentire Ars Technica , ci sarebbe proprio IFPI dietro la decisione di VISA di sospendere il servizio di transazioni online di AllofMp3.com. Quello che accade è che chi va sul sito e acquista con VISA ha il via libera dal sito ma, in realtà, la sua carta di credito non viene addebitata. Secondo IFPI, “VISA ha una policy avversa a questi siti e ha di conseguenza rimosso il proprio servizio”. Ma non sarebbe avvenuto nei giorni scorsi, secondo IFPI questo è accaduto già all’inizio di settembre.