A provare l’intelligenza artificiale per scopi commerciali è anche IKEA, ma non per mansioni amministrative o utilizzi contenuti. Il gigante svedese ha voluto osare di più con il supporto dell’agenzia SPACE10: nel corso degli ultimi mesi, infatti, le due realtà hanno collaborato al fine di esplorare tecnologie come AI, realtà aumentata e Web3 nella ricerca e progettazione di mobilio IKEA dall’aspetto futuristico, ma ispirato ai vecchi cataloghi proposti da quest’ultima tra anni Sessanta e anni Novanta.
IKEA prova l’IA generativa per i suoi mobili
L’esperimento in questione è stato un vero e proprio azzardo che, però, di questi tempi non è nemmeno tanto anomalo. Nel suo progetto, SPACE10 ha dato in pasto all’IA i cataloghi IKEA del passato come set di dati, portando infine alla generazione di librerie, divani e sedie dal design estremamente pulito, minimalista, a volte stravagante. Nella maggior parte dei casi, come potete vedere nel collage sottostante, i risultati sono però poco pratici o addirittura impossibili da realizzare, tra parti mancanti e stili che andavano contro le leggi della fisica.
In breve, la gran parte degli output forniti dall’intelligenza artificiale a IKEA va bocciata. Tuttavia, qualche progetto potrebbe trovare posto nei negozi della multinazionale blu e gialla, o almeno fungere da punto di partenza per inventare nuovi prodotti più ispirati, meno banali.
Con il giusto tocco umano, in termini di finalizzazione e messa a punto, i progetti generati dalla IA potrebbero effettivamente diventare commerciabili.
Qui sopra, ad ogni modo, potete trovare il video che documenta il processo creativo interno di SPACE10, scoprendo i retroscena dell’esperimento in questione.