Temerario sicuramente, fortunato forse un po’ meno, visionario lo capiremo presto: il Presidente di El Salvador, Nayib Bukule, nelle prossime ore dovrà affrontare la sicura rabbia di una popolazione pronta a fare i conti sull’operazione voluta dal Governo per far diventare il Bitcoin una moneta di corso legale nel Paese. Le proteste erano già esplose nelle settimane scorse, con la popolazione in piazza a chiedere una inversione di marcia per un progetto che vedevano come pericoloso per la fragile economia locale. Ora, però, la situazione potrebbe farsi decisamente più grave in virtù di ciò che è successo al Bitcoin in queste ultime ore.
Il Bitcoin cade
Poco dopo la trasformazione del Bitcoin in valuta, infatti, il valore della moneta è crollato del 17%. Due conti, per capire cosa significhi: se è vero che El Salvador ha acquistato 550 Bitcoin nei giorni passati, ed ipotizzando una spesa media di 50 mila dollari l’uno, la cifra finale è pari ad un investimento di circa 25 milioni di dollari. A distanza di 24 ore quell’asset monetario si è già deprezzato non poco, insomma, valendo oggi poco più di 20 milioni di dollari.
Sicuramente un’operazione simile non va giudicata in 24 ore, perché lo scopo dichiarato non è speculativo, ma orientato ad attrarre investimenti nel Paese. Al tempo stesso, però, son bastate queste prime ore per far vedere come i chiaroscuri del Bitcoin non siano granché compatibili con la sicurezza che dovrebbe offrire una moneta di corso legale.
A prescindere dal trend che prenderà il Bitcoin nelle prossime ore, la “trollata” del presidente Bukule nei confronti del Fondo Monetario Internazionale è stato forse il passo falso più grave:
It appears the discount is ending ?
Thanks for the dip @IMFNews. We saved a million in printed paper.
El Salvador now holds 550 bitcoin.#BitcoinDay #BTC ??
— Nayib Bukele ?? (@nayibbukele) September 7, 2021
La caduta della criptovaluta nelle ore successive è la risposta di un karma negativo alle offensive di un Presidente che in queste ore dimostra scarso feeling con la propria popolazione. Con ogni probabilità il Governo risponderà a questi cali con ulteriori acquisti (del resto 550 Bitcoin sono ben poco per presentarsi come il Paese delle criptovalute), ma questo gioco non potrà durare presumibilmente a lungo.
Ora, a prescindere da quanto successo e dal valore che avrà il Bitcoin nei mesi a venire, El Salvador deve dimostrare che il proprio piano per attrarre investimenti possa funzionare. In caso contrario non resterà altro che la speculazione e questa sarà facilmente misurabile nei grafici dell’andamento della criptovaluta.