La Corte Civile brasiliana di Vitòria ha ordinato con un’ ingiunzione preliminare ad Apple e Google di non distribuire più l’app “Secret”, mentre a Microsof è proibita la vendita di “Cryptic”.
Secret è un’app sviluppata da una startup di San Francisco che permette la condivisione anonima di messaggi con i propri amici, con gli amici di amici o pubblicamente , mentre Cryptic è il relativo client su Windows Phone.
La giustizia brasiliana è stata portata ad interessarsi delle app perché sono finite al centro di polemiche: la natura peculiare dell’anonimato nell’invio dei messaggi ha, per esempio, da subito creato problemi legati al possibile impiego da parte di cyber-bulli, fatto che ha spinto l’app ad aggiungere un filtro ad hoc per eliminare i messaggi di questo tipo. Nonostante questa accortezza, tuttavia, la Corte ha ritenuto che le suddette app non offrissero alle vittime un effettivo mezzo per difendersi e che, in generale, violino il capitolo quinto, articolo uno, della costituzione brasiliana secondo cui “l’espressione delle idee è libera, ma l’anonimato è proibito”.
La misura adottata dal giudice è naturalmente preliminare ad un vero e proprio giudizio: tuttavia prevede altresì che i tre app store provvedano entro 10 giorni alla rimozione delle app , pena una multa da 20mila reali al giorno, poco più di 6.600 euro. Ad Apple, Google e Microsoft è stato anche chiesto di intervenire nei dispositivi dei propri utenti eliminando da remoto l’app inquisita .
Claudio Tamburrino