Leggo sempre con estremo interesse gli annunci di lavoro; mi colpisce soprattutto la fantasia delle qualifiche e la lunghissima serie di competenze che dovrebbe aver maturato il potenziale candidato ideale in pochissimo tempo. Ho qui sotto i miei occhi un annuncio (vero) a dir poco esplicativo di che cosa occorra per poter essere il sistemista perfetto.
Prima di tutto deve essere laureato in materie scientifiche, cioè deve aver letteralmente sgobbato cinque duri anni per avere una preparazione altissima. I suoi compiti principali sono configurazione ed amministrazione di server e client (ma allora cercate una persona con uno skill di helpdesk, e quindi a che cosa vi serve la laurea? ), in ambiente enterprise per le fasi d’installazione e di personalizzazione di prodotti e sistemi, in reti locali e geografiche. In pratica ricercano uno che “parte” laureato, ma poi butta la laurea alle ortiche per passare almeno 4-8 anni a configurare sistemi e pc.
La cosa non finisce qui, continuiamo a leggere.
Il candidato “realizza architetture fault-tolerant”, “interpreta le esigenze dei clienti”, definisce le specifiche, realizza la documentazione, affianca il personale commerciale ed “eroga docenza” alla bisogna.
Questo non è un sistemista. Questo è Mandrake vestito da Uomo Ragno.
Di notte lavora nei CED , progetta architetture, installa e prova software, si documenta.
Di mattina presto, vestito da colletto bianco, è il braccio destro del Commerciale, partecipa a riunioni, recepisce le specifiche dell’utente e realizza la necessaria documentazione (cioè piani di lavoro, SAL,ed altro, competenze che possono essere sviluppate con non più di otto anni di esperienza).
Infine, nel pomeriggio, calza gli occhiali del perfetto docente ed in aula elargisce la sua sapienza (altro skill per cui occorre aver maturato un’alta esperienza).
Ma il Bravo Sistemista non dorme mai? Non mangia? Non ha una famiglia? La sua giornata tipo di quante ore è composta? Niente niente ha un Giratempo come Hermione per cui la sua giornata dura 72 ore?
In effetti, continuando a leggere, le mie domande trovano la loro risposta: “Si renderanno necessarie frequenti brevi trasferte in tutta Italia”, talvolta (leggi spesso) in orari o giornate “disagiate”.
Ecco come fa! Dorme e si nutre in viaggio e come tutti i super eroi non ha e non può avere una famiglia che lo aspetta, qualcuno che si preoccupa per lui: a grandi poteri corrispondono grandi responsabilità!
Continuando a leggere l’annuncio, segue la lista di ciò che il “candidato” dovrebbe conoscere (in pratica di tutto e di più, dai server ai database, ai prodotti di ogni forma, tipo e colore), ovviamente con le necessarie certificazioni per ciascun prodotto, ovviamente con la necessaria conoscenza applicativa sulle aree di business di cui si occupa l’azienda.
In pratica il nostro eroe si deve essere formato con particolarissimi manuali tecnici, da una parte le istruzioni su come installare il sistema operativo e dall’altra le basi di tecnica bancaria.
Io lo vorrei proprio conoscere un tipo simile, deve essere fuori dal comune, ma continuiamo a leggere perché l’annuncio non è mica finito.
Deve avere “spiccate doti di relazione”, (Ehhh? E come fa a coltivare relazioni? Chatta su Facebook mentre dorme?), “doti di leadership” (già lo vedo che si fa il training autogeno allo specchio per motivarsi, si scrive gli obiettivi da solo, si fa una domanda e si dà una risposta), attitudine al lavoro di gruppo (decidiamoci, o sono leader o sono team member, qui qualcuno ha le idee confuse), e per finire completano il profilo (pure, e che volete che faccia anche il caffè con le orecchie?!), dinamicità (ma se sta sempre in viaggio), flessibilità (in pratica è uno zerbino, più di così), come anche il forte orientamento verso l’obiettivo (perché mica potrà limitarsi a mangiare e dormire).
Tutto qui. Naturalmente nessun accenno alla retribuzione proposta.
Una persona cosi preparata, praticamente su tutto, capace di ricoprire il ruolo di tecnico, team member, capo progetto, commerciale e docente, che ha una disponibilità illimitata, un know-how impressionante, ma quando pensate che possa chiedere per questo impiego? Personalmente, mi verrebbe da dire, almeno 75mila euro l’anno. Considerando che 60mila euro l’anno è lo stipendio di un neo dirigente, temo che oltre i 45mila il nostro eroe non riesca ad ottenere.
Ammesso che esista una persona cosi preparata e competente e che accetti una simile somma, forse è il momento per chi fa questo tipo di offerte d’assunzione d’ essere un po’ più realista e di smetterla di cercare nella mitologia quello che ha in realtà davanti agli occhi; cioè che per quei risultati lì di persone ne servono tre: un docente, un sistemista ed un commerciale preparato con esperienza di Project Management per svolgere le mansioni richieste.
L’erba voglio – si sa – non cresce neanche nel giardino del re. Concentrare troppe mansioni su un’unica persona probabilmente porterà a non poter offrire un buon servizio, nella speranza peraltro che il Cliente sia distratto e non se ne accorga.
Questo cioè è un grave errore per l’azienda, che si paga presto o tardi con cattiva pubblicità e perdita di lavori.
Le persone che vanno in giro sono il biglietto da visita delle imprese e non esiste una seconda possibilità: è la prima impressione quella che conta.
La chiave del successo è semplice: assumere (e pagare) le giuste persone per il giusto lavoro.
Troppo semplice?
I precedenti interventi di G.C. sono disponibili a questo indirizzo