Un nuovo annuncio ufficiale pubblicato ieri da Winamp, rende nota la volontà da parte degli sviluppatori di rendere pubblico il codice sorgente, in modo da rendere possibile alla community di contribuire direttamente allo sviluppo.
Winamp decide di aprirsi alla community per lo sviluppo diretto del lettore
Winamp è un conosciuto lettore musicale che è stato lanciato per la prima volta nel 1997 da Nullsoft, dove tra gli sviluppatori figura anche l’Italiano Gianluca Rubinacci. Il nome deriva dall’integrazione dell’interfaccia utente Windows di loro creazione (Win) con il motore per la riproduzione MP3 “Advanced Multimedia Products” (amp). È sempre stato disponibile all’utilizzo in maniera totalmente gratuita, distinguendosi con un aspetto caratteristico della UI.
Dopo l’annuncio della chiusura da parte di AOL, Radionomy, adesso Llama Group, decide di acquistare il lettore e la radio online SHOUTcast, integrando così nell’interfaccia la possibilità di ascoltare le stazioni. Ad oggi, è disponibile anche tramite app per Android e iOS e, come annunciato da poco, a partire dal 24 settembre 2024 il codice sorgente verrà reso pubblico, in modo che la community possa contribuire attivamente al suo sviluppo.
Questa è una decisione che delizierà milioni di utenti in tutto il mondo. La nostra attenzione sarà rivolta alla versione mobile e su altre piattaforme. Rilasceremo un nuovo lettore mobile all’inizio di luglio. Tuttavia, non vogliamo dimenticare le decine di milioni di utenti che utilizzano il software su Windows e beneficeranno dell’esperienza e della creatività di migliaia di sviluppatori, Winamp rimarrà proprietario del software e deciderà le innovazioni apportate nella versione ufficiale,”
Dichiara Alexandre Saboundjian, CEO. di Winamp.
Recentemente, il team di sviluppo ha anche lanciato una piattaforma streaming musicale già disponibile in rete, aggiungendosi come nuovo concorrente ai servizi già presenti nel mercato, prima tra tutte Spotify, recentemente accusata per violazione di copyright, oltre che Apple Music, Amazon e altri. Come affermato da Llama Group, il servizio ospita inizialmente 500.000 artisti.