Non è certo una necessità avvertita dalla maggior parte degli utenti, ma in tempi cupi più di qualcuno potrebbe ritenere utile sapere se nelle proprie vicinanze c’è una bomba. A questo sembrano aver pensato alcuni tecnici ricercatori della Purdue University statunitense quando hanno iniziato a progettare un sistema di bomb detecting per telefoni cellulari.
Il progetto, che porta il nome di Distributed Nuclear Detection by Ubiquitous Cell Phone , ha appunto l’obiettivo di realizzare un’applicazione per dispositivi mobili che possa localizzare ordigni esplosivi o armi nucleari captandone le radiazioni quando si trovano nelle vicinanze. Il tutto grazie ad un chip dedicato installato sull’apparecchio.
La rilevazione avviene per “triangolazione” con altri cellulari in grado di captare le medesime emissioni: più cellulari sono dotati del chip, più precisa sarà la localizzazione di un ordigno, e i telefonini nelle sue vicinanze registreranno un segnale più potente. Presupposto dell’efficienza del sistema è dunque una capillare installazione di chip abilitati a questo tipo di rilevazione sul maggior numero di cellulari possibili.
La soluzione ricorda da vicino RadNet , il cellulare progettato dal http://www.llnl.gov/” target=”_blank”>Lawrence Livermore National Laboratory con funzione di rilevatore di materiale radioattivo e pensato per l’attività svolta dalle forze dell’ordine impegnate contro il terrorismo.