Dow Jones fa causa a Briefing.com per “appropriazione indebita” di titolo: il servizio in tempo reale di analisi dei mercati finanziari, disponibile con un abbonamento o gratuitamente tramite Bloomberg, FactSet, Thomson Reuters, Yahoo Finance o altri distributori di informazione, avrebbe sfruttato le fonti e copiato titoli e parti sostanziali di articoli pubblicati sull’omologo servizio offerto da Dow Jones Newswires .
Per quanto una certa somiglianza fra titoli in alcuni casi, dato che i fatti da cui si parte dovrebbero esser uguali per tutti, può capitare , il sito di notizie finanziarie ha deciso di chiamare in causa il suo diritto d’autore perché la violazione da parte del diretto concorrente sarebbe costante: secondo l’accusa il sito sarebbe colpevole di “una sistematica e spesso istantanea appropriazione di titolo e articoli dal Dow Jones Newswires”.
Afferma infatti che in appena due settimane Briefing.com avrebbe copiato una parte sostanziale di almeno 100 articoli e ripubblicato più di 70 titoli entro tre minuti dalla prima pubblicazione su DJ Newswires.
Dai titoli il discorso si allarga dunque all’ appropriazione indebita di scoop , un principio della dottrina statunitense che estende la proprietà intellettuale ad alcuni tipo di notizie che altrimenti, in quanto derivanti da fatti reali non appartenenti a nessuno, non sarebbero coperti dal diritto d’autore: Dow Jones accusa il concorrente di non avere fonti proprie e di limitarsi a sfruttare quelle degli altri “tagliando e incollando i contenuti di Dow Jones includendo il materiale piratato nei suoi prodotti più a buon mercato”.
Il problema, naturalmente, è nella misura in cui Briefing.com faccia affidamento esclusivamente e sistematicamente sull’avversario diretto e la questione va altresì inquadrata nella battaglia portata avanti da Rupert Murdoch a difesa delle sue notizie: Dow Jones è parte di News Corp.
Claudio Tamburrino