Il garage di Steve Jobs diventa dimora storica

Il garage di Steve Jobs diventa dimora storica

Il luogo dove venne fondata Apple trasformato in patrimonio preservato dalla contea di Santa Clara. Che si impegnerà a preservarne intatto lo stato in memoria dello scomparso CEO
Il luogo dove venne fondata Apple trasformato in patrimonio preservato dalla contea di Santa Clara. Che si impegnerà a preservarne intatto lo stato in memoria dello scomparso CEO

Un nuovo pezzo di storia, imprevisto ma guadagnato sul campo, riempirà le future guide turistiche di Los Altos, località californiana della contea di Santa Clara nota al grande pubblico per essere vicina alla sede di Facebook, LinkedIn, HP e tante altre aziende IT. D’ora in avanti lo sarà molto di più grazie a una casa: l’indirizzo è 2066 Crist Drive e l’immagine è quella di una dimora distribuita su un piano con la serranda abbassata del garage in grande evidenza. Una dimora normale ma non comune, perché è stata la casa da Steve Jobs. Il luogo dove si sono consumati i primi vagiti di quello che sarebbe poi diventato il brand numero uno al mondo. Un luogo dove sembra che il tempo si sia fermato, tanto che Marilyn Jobs , matrigna dell’adottato Steve, ci abita ancora. Costruita nel 1952, dal 1968 fu la dimora dei coniugi Jobs : una casa normale ma non comune, perché ora è parte integrante del patrimonio storico della città di Palo Alto .


Una decisione votata all’unanimità dalla Los Altos Historical Commission , che completando l’iter biennale assicura di mantenere la casa così come era all’epoca. Ciò significa che qualsiasi ristrutturazione o piano per cambiarne il volto dovrà essere valutato e avere l’ autorizzazione dalla Commissione. Neanche Patricia Jobs, sorellastra di Steve e attuale proprietaria dell’immobile, potrà effettuare variazioni a piacimento, anche se è ancora in tempo per presentare ricorso contro la decisione assunta dalla Commissione. Uno scenario improbabile, considerato che la donna non ha finora sollevato obiezioni in merito.

Patricia era una bambina quando nel 1976 il fratello Steve e il socio d’affare Steve Wozniak programmarono di cambiare il futuro attraverso i computer. La storia narra che i due si dividevano tra il garage e la stanza da letto di casa Jobs (con buona pace di Woz, che insiste nell’indicare la sua camera da letto come primo quartier generale della Mela) per realizzare i primi cinquanta esemplari dell’Apple I ; un progetto impegnativo per i due, che si servirono così dell’aiuto dei figli dei vicini e della piccola Patti. Nel salotto di casa il rampante Jobs ha ricevuto i primi investitori, gente come Chuck Peddle di Commodore, o Don Valentino di Sequoia Capital. Nel garage, invece, il 1 aprile 1976 sarebbe stato sancito il patto per fondare la Apple, che qualche mese più tardi avrebbe trasferito la sede a Cupertino.


“Questi eventi significativi donano lustro alla casa e alla comunità di Palo Alto” ha scritto il commissario Sapna Marfatia nella relazione finale a proposito del luogo, per poi elogiare la figura di Jobs “considerato da tutti un genio che, mescolando tecnologia e creatività, è stato capace di seguire le proprie idee inventando e commercializzando prodotti che hanno cambiato le dinamiche di molti settori”. Per questo, per la comunità di Palo Alto “è doveroso mantenere vivo il suo ricordo e farlo conoscere alle future generazioni”.

Oltre a libri e dispositivi, quindi, per immaginare chi è stato e cosa ha realizzato Steve Jobs, i posteri potranno contare anche sulla casa. Una dimora normale ma non comune, davanti alla quale da tanti anni ormai ogni mattina si forma una composta e silenziosa fila di persone per rendere omaggio al mito di Steve Jobs.


Alessio Caprodossi

fonte immagini: C I Corporation , all about Steve Jobs

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Pubblicato il
31 ott 2013
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