Tokyo (Giappone) – Quando le prime reti mobili di “seconda generazione e mezzo” (2,5G) stanno facendo la loro prima timida comparsa in Europa, il Giappone, dall’alto del suo pionieristico i-Mode, già pensa alle reti 4G.
Questa nuova generazione di reti mobili sarà proposta il prossimo mese come uno dei punti cardine della piattaforma tecnologica nazionale del Giappone, detta e-Japan, promossa dal primo ministro Junichiro Koizumi e abbozzata già nei mesi scorsi.
La rete mobile 4G, che il ministero delle telecomunicazioni giapponese preferisce chiamare semplicemente “new generation” (NewG?), avrà fra i suoi obiettivi più importanti e ambiziosi quello di integrare il sistema di telefonia mobile con quello delle reti wireless ad alta velocità, come le LAN aziendali.
Nella proposta giapponese, a cui ha già aderito anche la Corea, si parla di reti mobili con velocità comprese fra i 50 ed i 100 Mb/s, il tutto entro il 2010. Per quanto riguarda le reti wireless locali, invece, le velocità potrebbero spingersi anche oltre i 100 Mb/s, mantenendo peraltro la piena compatibilità con gli standard attuali (come l’802.11).
Tutto questo mentre il Giappone, dopo il successone della rete 2,5G i-Mode ed i conseguenti problemi di traffico , ha recentemente annunciato altri forti ritardi nel varo dell’infrastruttura UMTS. Ma pur essendo ancora in attesa del 3G, e progettando il 4G, operatori e fornitori di apparecchiature per la telecomunicazione mobile giapponesi già pensano a come portare UMTS verso il 3,5G incrementando la sua velocità a 30 Mb/s.
Ma anche gli efficientissimi tecnici giapponesi ammettono che prima dell’arrivo delle reti 4G restano da risolvere ancora parecchi problemi riguardanti la banda di frequenze da utilizzare, i protocolli, la sicurezza, gli apparati e le altre tecnologie fondamentali per creare, nell’etere, una rete decine di volte più veloce di DSL.