A due mesi dal lancio avvenuto Oltreoceano e in alcuni altri selezionati paesi in giro per il mondo, finalmente Apple ha iniziato ad allargare il numero di nazioni nelle quali vendere il proprio smartwatch: con prezzi a partire da 419 euro , Apple Watch non è esattamente il wearable da polso più economico sul mercato ma la speranza di Cupertino è, ovviamente, che l’integrazione profonda del device nel suo ecosistema faccia da traino alle vendite.
Apple Watch nasce come complemento ad un iPhone (almeno la versione 5), e come tale non è pensato per funzionare autonomamente: può essere impiegato per consultare la posta, rispondere a messaggi di testo e chiamate, verificare le notifiche delle app o scorrere le mappe, ma sempre facendo riferimento a un melafonino in tasca o nelle immediate vicinanze . Ciò al contempo potrebbe essere un limite o un vantaggio: funzionare di concerto allo smartphone significa avere maggiori possibilità per quanto attiene la mole di informazioni che si possono consultare e salvare, ma impone una sorta di “tassa d’accesso” che costringe chi vuole un Apple Watch a dotarsi anche di iPhone e viceversa.
Ciò che è evidente, comunque, è che Apple non essendo arrivata per prima nel campo degli smartwatch ha preferito puntare sulla personalizzazione del device : per questo esistono tre diverse versioni dell’unità, dalla economica Sport fino alla lussuosa Edition, ciascuna delle quali può essere acquistata in due diverse misure (38 e 42 millimetri) e due diverse varianti di colore. Cambiando versione variano i materiali impiegati nella costruzione: alluminio e schermo Ion-X per Sport (l’equivalente di un Gorilla Glass, per intenderci), acciaio e zaffiro per il Watch, e infine oro 18 carati e di nuovo zaffiro per la Edition.
Ancora si possono scegliere diverse colorazioni per la cassa: argento e grigio siderale per la Sport, stesse colorazioni per l’acciaio del Watch, oro giallo oppure oro rosa per la Edition. A questo si unisce una serie di cinturini di varia natura, dalla gomma alla pelle passando per il metallo, che modificano significativamente l’aspetto complessivo del prodotto e che possono comunque essere sostituiti ogni volta che lo si desideri. Scegliendo con cura la combinazione preferita si può ordinare per riceverlo direttamente a casa il proprio Apple Watch, con tempi di attesa che per ora variano da 1 giorno lavorativo a oltre due settimane per alcuni modelli .
Il prezzo e l’autonomia sono i due fattori che più di altri condizioneranno il successo del Watch: come detto la versione Sport è la più economica , con 419 euro per la variante 38mm con cinturino in gomma, mentre di euro ne occorrono almeno 669 se si desidera la cassa in acciaio del Watch intermedio. I prezzi salgono fino a oltre 11mila euro se si punta alla cassa in oro dell’Edition , un prodotto evidentemente riservato a pochi facoltosi clienti che non si porranno troppi problemi a pensare di ricaricare ogni sera il loro Apple Watch portandosi sempre dietro il caricabatterie quando sono in viaggio.
Dal punto di vista tecnico Apple Watch è comunque un prodotto interessante: integra, come altri apparecchi wearable, un sistema di misurazione ottica del battito cardiaco, e vi unisce i vari sensori come accelerometro e giroscopio. In più dispone di uno schermo OLED con integrato Force touch e feedback aptico : come già visto sui MacBook, l’unità identifica il livello di pressione esercitato con le dita e restituisce una chiara risposta tramite vibrazione per confermare la ricezione. Manca in questa versione la connettività LTE vista già a bordo di dispositivi analoghi prodotti da altri marchi, o una fotocamera integrata che tuttavia non ha mai troppo convinto su altri smartwatch.
Luca Annunziata