Mountain View (USA) – Googleplex diverrà la più grande sede d’azienda ad energia solare. Il cuore di bigG presto sarà alimentato anche per mezzo di 9.212 pannelli ad energia solare. Delirio geek o responsabilità consapevole? Entrambi a quanto pare.
Da anni Google è nota per le le insolite e curiose scelte commerciali e gestionali. E a Mountain View, California, non sembrano essere certo intenzionati a smentirsi ora: Googleplex, la Disneyland del web, sarà presto ricoperta di pannelli solari per la quasi totalità della sua estensione, posizionati sui tetti del campus e sulle superfici dei parcheggi coperti, diventando così il più grande sito al mondo ad utilizzare l’energia solare. Secondo i fornitori dei pannelli, il sistema sarebbe in grado di alimentare circa mille case di medie dimensioni e fornirà il 30% dell’energia che il colosso del web utilizza quotidianamente.
La svolta ecologica di bigG nasce da considerazioni economiche, sociali e motivazionali: “Il sistema ad energia solare, oltre che un modo più consapevole di produrre e sfruttare energia, rappresenta anche una filosofia sociale utile ad attirare nuovi ingegneri che vogliono lavorare in un’azienda che si preoccupa dell’ambiente in cui opera” – afferma al New York Times David Radcliffe, vicepresidente della divisione immobiliare di Google.
Il mega-progetto, tra i maggiori nel settore dell’energia solare, sarà affidato alla El Solutions e, secondo indiscrezioni, verrà a costare 10 milioni di dollari, ammortizzati in 5 o 10 anni. Andrew Beebe, presidente di El Solutions spiega i dettagli del sistema: sarà dotato di un impianto di backup alimentato dalla Pacific Gas and Electric company , eliminando quindi qualsiasi rischio di calo di energia, anche nei giorni più nuvolosi.
La nuova Googleplex (vedi immagine del progetto qui a fianco) potrebbe addirittura immagazzinare un surplus di energia che Google potrebbe poi rivendere alla PGE company, costituendo un’ulteriore fonte di guadagno. Tuttavia, non è stato detto nulla circa la possibilità di ampliare il progetto agli altri siti, ad esempio a quelli destinati alla server farm di Google.
Una mossa, quella di Google, che è destinata ad alimentare dibattiti e riflessioni. “Tutto ciò è significativo, sia in maniera simbolica che pratica” – dichiara Nicholas Parker, presidente di Cleantech Venture Network , società di consulenza e di ricerca per chi investe in tecnologie per l’energia alternativa. “Google è ora nel settore delle utility. Le grandi società che cercano di raggiungere il tipo di audience di Google si inseguono l’un l’altra nel tentativo di dimostrare di essere le più ecologiche. Spero che il nome e l’influenza di Google aiutino a far crescere il trend in questa direzione”.
Vincenzo Gentile