Karsten Nohl lo ha fatto ancora: lo smanettone “white hat” – ben noto per la sua peculiare passione di “bucare” e intercettare le comunicazioni cellulari – ha crackato il sistema di cifratura usato sulle reti GPRS, mettendo alla berlina i carrier che usano tecnologie di protezione “deboli” o quelli che non la usano affatto.
Nohl, studente tedesco della University of Virginia tornato in patria per fondare una sua società in quel di Berlino, è da anni impegnato a sviluppare sistemi di intercettazione delle comunicazioni GSM dal costo sempre più abbordabile . L’ultima “vittima” del suo lavoro è dunque la tecnologia GPRS, “sovrastruttura” del vecchio network GSM (2G) pensato per lo scambio di informazioni digitali sotto forma di pacchetti di dati.
Partendo dai notevoli risultati già messi a segno nell’attaccare la rete GSM, Nohl ha ora sviluppato un sistema in grado di intercettare le comunicazioni GPRS transitanti all’interno di un raggio di 5 chilometri . Nei suoi test il ricercatore ha scoperto che i carrier tedeschi usano algoritmi di cifratura facili da superare, mentre nel caso di quelli italiani le comunicazioni sarebbero completamente in chiaro .
Anche se le reti di terza generazione (da UMTS in poi) sono più sicure, avverte Nohl, la tecnologia GPRS continua a rappresentare un problema per la sicurezza delle comunicazioni – soprattutto per i dati in formato digitale – visto che tutti i carrier del mondo continuano a farvi ricorso in zone in cui la ricezione è debole o non ottimale.
Alfonso Maruccia