Roma – Non avevo alcuna intenzione di discutere ancora de “Il Grande Fratello” ma mi trovo costretto a farlo – diciamo così – dagli eventi. Due in particolare, entrambi piccolissimi. Tutti e due ricollegabili alle truppe cammellate Mediaset sbarcate in rete con il portale Jumpy che diffonde su Internet la versione italiana de “Il Grande Fratello”.
Ne parlo perché sono giunto alla conclusione che i dirigenti di Jumpy, atterrati su Internet da chissà quale galassia, ignorino la legge di Metcalfe. Pensata alla fine degli anni 70 da Robert Metcalfe studente della Harvard University e poi fondatore di 3Com oltre che pionere del networking, questa piccola legge matematica ci dice che:
“The value of a network grows by the square of the size of the network”
(Il valore di un network cresce con il quadrato della grandezza del network stesso.)
Se i responsabili del sito Internet de Il Grande Fratello avessero conosciuto in tempo questo principio fondamentale forse non avrebbero, a partire dalla prossima settimana, negato ai navigatori del web, che accedono al loro sito senza essere iscritti a Jumpy, la visione delle immagini delle cosidette webcam premium. Telecamere che, per i voyeur nostrani, sono senza ombra di dubbio le più appetibili essendo posizionate nel bagno (chissà cosa accadrà in quel benedetto bagno!), e nelle camere da letto (chissà cosa succederà mai in quelle camere dal letto!) della casetta di Cinecittà dove i poveri protagonisti se ne stanno rinchiusi esposti al nostro controllo.
La legge di Melcalfe è una legge che non ammette ignoranze. Ne hanno già fatto le spese in tanti, AOL molti anni fa ma anche recentemente con il tentativo di chiudere agli utenti esterni i suoi software di instant messaging, la Universal Picture desiderosa di impedire il linking ai propri trailer, così come alcuni fornitori di connettività via cavo statunitensi o la NBA che sperava di limitare la copertura informativa del basket professionistico ai soli siti web a lei affiliati. Come ben si vede si tratta di una miopia molto diffusa: un tentativo di fidelizzazione della propria preziosa clientela che confina talvolta con il sequestro di persona. La legge di Metcalfe se ne sta lì a dirci che su Internet chi si comporta così è destinato a perdere. Semplicemente.
A questo proposito (e passo alla seconda piccolissima questione) nella stessa pagina web di accesso alle webcam live di Big Brother viene contemplato anche un futuro accesso al format via satellite. La tecnologia verrà fornita dalla società Netsystem , di cui Jumpy è partner tecnologico e della quale il portale milanese pare intenzionato ad acquistare una quota. Netsystem promette – per bocca del suo titolare Arturo Artom intervistato i giorni scorsi da Affari e Finanza – che attraverso il suo accesso satellitare a larga banda “per la prima volta si potrà vedere Internet come dovrebbe essere e come nessuno qui in Italia lo ha mai visto”.
Ora a parte l’espressione “vedere Internet” che suscita subito qualche perplessità, sentite come funzionerà il collegamento via satellite di Netsystem, sempre dalle parole del suo amministratore delegato a Repubblica: “Il satellite scaricherà in continuazione sul computer il contenuto dei cento siti Internet più visitati e quindi si potrà vederli girando sul proprio computer senza bisogno di collegarsi a niente. In più l’abbonato potrà vedere il nostro videoportale con dentro tutte le notizie e gli eventi del mondo….”
Non funzionerà.
A Jumpy che vuole costringere i voyeur a pagare un piccolo pegno per sbirciare nel bagno del Grande Fratello (cosa succederà mai dentro quel bagno?) e a Netsystem che pensa ingenuamente di scaricarci dal satellite “tutte le notizie e gli eventi del mondo” suggeriamo una lettura al contrario della legge di Metcalfe il cui assioma suona così ribaltato ben più minaccioso:
“The value of partitioning a network into N isolated components is 1/N’th the value of the original network”
Qualcuno ha una calcolatrice?