Il lungo cammino di studio e messa alla prova del “jetpack personale” di Martin Aircraft dovrebbe essere quasi alla fine: l’azienda neozelandese ha recentemente portato a termine con successo il test di lancio del paracadute di sicurezza, e ora non dovrebbe mancare poi molto per la commercializzazione del dispositivo entro il 2011.
Lungi dall’essere un sistema di volo compatto e trasportabile come quelli propagandati dalla fantascienza classica , il jetpack di Martin Aircraft è un bestione in fibra di carbonio da oltre 100 chilogrammi basato su un motore raffreddato ad acqua che genera lo slancio verso l’alto spingendo un potente getto d’aria verso il basso.
Il jetpack può volare per circa 30 minuti a pieno carico di carburante, è pensato soprattutto per il volo in verticale ma con l’opportuno angolo di beccheggio può trasportare il suo utilizzatore in lungo e in largo a una velocità massima di circa un centinaio di chilometri orari .
Il test del paracadute di sicurezza – azionato velocemente tramite carica esplosiva in caso di malfunzionamento o esaurimento del carburante – dovrebbe rappresentare la fase di testing conclusiva prima della commercializzazione del jetpack. Il costo? 100mila dollari: in netta crescita rispetto alle cifre comunicate in precedenza e non esattamente alla portata dell’uomo della strada.
Alfonso Maruccia