Il kernel Linux 6.10, prossima versione che si appresta a debuttare prossimamente, si prepara a introdurre diverse novità. Le recenti notizie ufficiali hanno svelato l’arrivo di funzionalità, come Extensible Scheduler, che per la prima volta arriva in versione stabile dopo diversi rinvii. Tra le novità ci sarà anche un nuovo gestore per la schermata blu durante le situazioni di errore.
Kernel Linux 6.10: aggiornamenti per il kernel panic handler
Il kernel Linux 6.10 introdurrà una nuova infrastruttura per la gestione del kernel panic DRM (Direct Rendering Manager), introducendo così una schermata blu mostrante un messaggio d’errore relativo al problema che si verifica al momento. Si tratta di una soluzione che viene incontro agli sviluppatori che decidono di realizzare un kernel non dotato di supporto VT/FBCON, dove non sarebbe possibile visualizzare il messaggio.
La versione 6.10 aggiunge così il codice per il DRM Panic, oltre a collegare i driver DRM/KMS con SimpleDRM, MGAG200, IMX e AST. Gli sviluppatori stanno anche lavorando per estendere il supporto al DRM Panic ad altri driver in arrivo nelle prossime versioni del kernel.
Un ingegnere che lavora per il progetto Red Hat ha condiviso in esclusiva una prima immagine per dare un’idea di come funzionerà la nuova schermata blu sul kernel Linux 6.10. Come si può notare, oltre al classicissimo sfondo blu, da cui la schermata attinge completamente il suo nome, è anche presente la mascotte Tux con un punto esclamativo, entrambi disegnati in ASCII, nell’angolo superiore sinistro, insieme al messaggio d’errore che è posizionato esattamente al centro.
Si tratta di una soluzione minimale e semplice, che mira a informare con chiarezza in maniera relativa al problema che interessa al momento il sistema o la macchina. In futuro potrebbe inoltre essere aggiunti anche dei codici QR da scannerizzare per trovare la causa e la soluzione al problema, in maniera analoga a quanto già accade da tempo su Windows. Chi usa in anteprima il nuovo kernel, può provare la nuova schermata tramite il percorso “echo c > /proc/sysrq-trigger”.