Il libro è morto, dicono le statistiche. Ma le statistiche dicono anche che non si è mai letto tanto come in questi anni. Si legge però diversamente, in modo frammentato, su contenuti di minor caratura, ma pur sempre con coinvolgimento. Si legge e si scrive, perché la produzione resta alta. Mentre il libro muore, insomma, ci rendiamo conto al tempo stesso di quanto il libro sopravviva in altre forme e di quanto la sua forma originaria ci sia ancora estremamente utile. Ora anche Huawei mette in piede in questo spazio, dimostrando una volta di più quanto in pochi anni le barriere tra i libri e gli utenti si siano ridotte grazie al digitale. Sarà la storia a confermarci quanto l’esperienza già ci suggerisce: le tecnologie non muoiono, ma trovano sempre nuovi equilibri e nuove forme. Così è per il libro, oggi nel pieno della sua fase evolutiva.
Huawei Books
Huawei Books nasce con un catalogo di 20 mila libri editi da Mondadori, Rizzoli, Einaudi, Piemme, Sperling & Kupfer e Mondadori Electa. Mette a disposizione un’app per l’accesso ai libri, per la lettura, ma anche per poter annotare elementi a margine e personalizzare così la fruizione del libro stesso. L’app è accessibile su tutti gli smartphone e tablet del gruppo, creando così una alternativa agli store già sul mercato: nella gamma manca solo un e-reader, che difficilmente l’azienda andrà però a sviluppare: molto più probabilmente l’investimento dei libri va a completamento dell’offerta che già l’azienda propone sui propri device.
Quest’anno si è registrata una grande crescita nel mercato dei libri digitali e gli italiani hanno riscoperto il fascino della lettura attraverso eBook e audiolibri. Leggere un libro in versione digitale o ascoltarlo dalla voce dello scrittore stesso o quella di interpreti famosi, in pochi clic, è un trend che in Huawei vogliamo cavalcare. Con HUAWEI Books vogliamo offrire ai nostri utenti la miglior esperienza di lettura possibile, simile a quella di un libro cartaceo, ma rendendola ancora più piacevole, grazie alle numerose funzioni di personalizzazione e interazione che presenta l’app
Pier Giorgio Furcas, Deputy General Manager Huawei Consumer Business Group
La scelta è tra Read e Listen: libri da leggere o libri da ascoltare, insomma, in omaggio alla forte crescita che gli audiolibri stanno conquistando nel tempo per accompagnare viaggi e attività fisica in solitaria.
Un ennesimo tassello, una ennesima proposta, una ennesima possibilità. L’aumento di opzioni nel mondo degli e-reader e degli audiolibri non fa altro che ampliare il perimetro di un mercato che ha bisogno di sperimentazioni e di attori, affinché non si crei un oligopolio naturale attorno a pochi nomi che andrebbero a soffocare il ritmo evolutivo di questa trasformazione. Amazon ha intuito questo potenziale prima di altri, dando vita all’universo Kindle che oggi con pochi euro può metterti in mano una biblioteca senza pari o un abbonamento per accedere gratis a milioni di volumi. Se a queste opzioni si aggiungono quelle di Kobo e altre galassie di lettura, ecco che la carta viene ad avere un ruolo sempre più residuale non tanto nei volumi totali di vendita (non ancora), quanto a livello di percezione. Il giorno in cui anche la scuola avrà convertito al digitale l’apprendimento – percorso nel quale ancora si è molto in dietro, pur al netto di una narrativa che sembra spingere alla cieca in questa direzione – la digitalizzazione della lettura sarà completa, i device saranno più ricchi e gli attori in campo avranno un mercato ad alto potenziale e ad alta innovazione su cui costruire nuovi mercati.