Chi ha mai voluto confinare l’ipertesto al mondo digitale? Chi? In attesa del nome del responsabile già si conosce quello del suo nemico: si chiama Bluebook , e cerca di creare un ponte tra il libro tradizionale e il link, tra il mondo limitato delle parole stampate e l’oceano dilagante di quelle digitali.
Bluebook è realizzato con inchiostro intelligente, controllato e collegato ad un sistema informatico altrettanto intelligente: l’utente che pigiasse col dito su una certa parola o frase, proprio come un touch screen, può attivare il collegamento Bluetooth con un PC che si trovi nelle vicinanze, e così lanciare l’azione corrispondente a quel termine o locuzione.
[ Nick Evans ]
[via BookTwo ]