Il mantello dell'invisibilità è tornato

Il mantello dell'invisibilità è tornato

Giusto in tempo per la prova costume arriva una nuova versione del tormentone estivo. Questa volta nasconde le curve di qualunque superficie
Giusto in tempo per la prova costume arriva una nuova versione del tormentone estivo. Questa volta nasconde le curve di qualunque superficie

Grazie a una ricerca della Queen Mary University of London (QMUL) si torna a parlare di mantello dell’invisibilità, una delle tecnologie più chiacchierate degli ultimi anni e che secondo gli esperti britannici avrebbe fatto un passo avanti importante verso la produzione industriale e quindi la commercializzazione sul mercato di massa.

L’invisibilità di cui parlano i ricercatori londinesi si riferisce in particolare alla capacità di rendere “piatta” una superficie curva, nascondendo la suddetta superficie a diverse lunghezze d’onda nello spettro elettromagnetico per possibili applicazioni in scenari di utilizzo multipli.


Il segreto della nuova ricerca sta nel tipo di materiale di cui è composto il “mantello” che rende invisibili le curve troppo pronunciate, un medium “nanocomposito” che include sette diversi strati con altrettante proprietà elettriche ed è in grado di far passare inalterate le onde elettromagnetiche di superficie senza rifrazione.

La capacità di funzionare a diverse frequenze elettromagnetiche è secondo i ricercatori una caratteristica unica del loro “mantello”, e dovrebbe garantire l’applicabilità della tecnologia a diversi ambiti produttivi come le nano-antenne, l’industria aerospaziale e altro ancora. Dovrebbe aiutare in tal senso anche il fatto che, secondo quanto sostengono i britannici, il processo di produzione sarebbe “economico e altamente riproducibile.”

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
26 lug 2016
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