San Mateo (California) – Esulta Compaq per l’ordine che le è pervenuto dalla Commissione per l’energia atomica francese. Quest’ultima ha commissionato un supercomputer all’azienda americana, specificando che dovrà essere basato sulla tecnologia dei processori Alpha di Compaq e dovrà elaborare 5mila miliardi di operazioni al secondo.
Da quanto si apprende, il supercomputer utilizzerà qualcosa come 2mila chip Alpha da 1,25 GHz di clock anche se è prevista, come alternativa, una configurazione che preveda Alpha chip di clock minore, 1 GHz, ma in quantità maggiore, vale a dire 2.500 unità. I processori faranno parte della generazione attuale e saranno quindi realizzati con tecnologie da 0.18 micron. Per arrivare ad 1,25 GHz, Compaq sta per introdurre nel processo di realizzazione le interconnessioni al rame.
Nel frattempo si è saputo che uno dei maggiori player di sempre nel supercomputing, Cray Research, è stato ceduto dall’annaspante Silicon Graphics che da tempo cerca di liberarsene. La Cray, un tempo leader indiscussa dei cervelloni ultraveloci, verrà acquisita da Tera Computer. Quest’ultima ha intenzione di abbandonare il suo nome attuale e “rinominarsi” Cray, unendo le forze della divisione di Silicon Graphics alle proprie, già impegnate sul fronte del supercomputing. Va detto che l’acquisto dovrebbe costare a Tera 100 milioni di dollari o giù di lì, praticamente otto volte meno di quanto Cray costò a Silicon Graphics che, dopo l’acquisto, non è mai riuscita a rendere produttiva la sua divisione di supercomputing.